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Dai buoni spesa all’assistenza domiciliare:
il bilancio dell’emergenza Covid
del Comune di Falconara

REPORT - Sono 659 le famiglie che hanno beneficiato dei ticket, 168 quelle che hanno fatto richiesta per la consegna dei farmaci/spesa. Il sindaco Signorini: «Mobilitazione immediata per venire incontro alle persone in difficoltà»

La giunta di Falconara con il consigliere aggiunto

 

Il Comune di Falconara tira un bilancio dei servizi straordinari erogati durante la fase più critica dell’emergenza Coronavirus: alle persone più fragili sono stati garantiti spesa, pasti e farmaci a domicilio, supporto psicologico, buoni spesa e spesa solidale. I servizi sono stati erogati dal 10 marzo al 18 maggio. In questo periodo sono state 168 le persone che hanno fatto richiesta del servizio di consegna di farmaci e spesa (con più consegne per ogni utente), 24 quelli che hanno richiesto di ricevere a casa i pasti già pronti. I servizi, gestiti dai servizi sociali anche con il supporto del gruppo comunale di protezione civile, erano rivolti in particolare agli over 70, alle persone in isolamento e a quelle con particolari patologie cui era sconsigliato uscire e che non avevano una rete familiare. A questi si aggiungono i pasti erogati attraverso l’Unità di Strada alle persone senza dimora, che sono stati da un minimo di cinque a un massimo di 12 al giorno. Quanto ai buoni spesa, sono stati riconosciuti a 659 famiglie, su un totale 785 domande (per 126 richieste non c’erano i requisiti). Sono state infine 106 le consegne della Spesa solidale, gestita in collaborazione con la protezione civile: i beni di prima necessità donati da cittadini e aziende sono stati distribuiti tra il 5 aprile e il 6 maggio. Anche alcuni servizi educativi erogati dal Comune sono stati garantiti, nonostante la chiusura di nidi e scuole. Per i più piccini è stato previsto sin da subito il blocco del pagamento delle rette ed è stato attivato in forma telefonica lo sportello di ascolto e sostegno alla genitorialità ‘Be Sprint’ per i genitori dei bimbi tra zero e sei anni. L’assistenza educativa scolastica a favore degli studenti disabili è stata convertita in assistenza domiciliare o a distanza, con l’adesione di 35 ragazzi: 24 con educatore a domicilio e 11 con assistenza a distanza. «Sin dai primi giorni dell’emergenza abbiamo concentrato gli sforzi per dare sostegno alle persone più in difficoltà – dice il sindaco Stefania Signorini -. Abbiamo messo in campo misure straordinarie, che hanno richiesto un importante impegno organizzativo ed economico, per offrire alle famiglie e ai cittadini con fragilità un segno concreto di vicinanza. Servizi come la consegna a domicilio di pasti, spesa e farmaci hanno avuto allo stesso tempo l’obiettivo di limitare le occasioni di contagio, perché hanno permesso alle persone, specie quelle più a rischio, di restare nelle loro case nella fase più acuta della pandemia».



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