di Federica Serfilippi
Un’ammenda di 24 mila euro. È questo il valore del decreto penale di condanna inflitto dal tribunale agli unici due indagati per lo sfregio alla scalinata del Passetto. Dovranno pagare 12 mila euro a testa Luciano Lucchetti, ingegnere del Comune, e Stefano Gobbi, imprenditore e conducente del bobcat che, scendendo verso il mare, aveva danneggiato con la benna alcuni scalini durante i lavori di sistemazione della spiaggia, avvenuti nel maggio 2016. Ma la sanzione, con ogni probabilità, non verrà pagata. La difesa dei due, rappresentata dagli avvocati Antonio Mastri per Lucchetti e da Alessandra Maria Tatò per Gobbi, ha già espresso l’intenzione di fare opposizione. L’obiettivo obiettivo dei legali è quello di smontare tutte le accuse nell’ambito di un vero e proprio processo, dove poter mostrare la totale estraneità alla vicenda dei loro assistiti. Il pm Paolo Gubinelli, titolare dell’inchiesta, aveva contestato due reati: danneggiamento al patrimonio storico-artistico e violazione di bene culturale tutelato. Il macchinista del bobcat, con trent’anni di esperienza alle spalle, si è sempre giustificato del danneggiamento parlando di mero incidente. Una fatalità che non è stata possibile evitare ma, di certo, non voluta. Il 24 maggio 2016, nello scendere la scalinata del Monumento (passaggio autorizzato dal Comune), la ruspa aveva perso aderenza, facendo finire la parte anteriore del mezzo contro i gradoni. Quindici quelli toccati dal macchinario, di cui sette scheggiati. Su delega del sostituto procuratore, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio hanno anche eseguito degli accertamenti sulle autorizzazioni che avevano permesso i lavori di ripristino del litorale. Due gli enti preposti che avrebbero dovuto dare il via libera: la Soprintendenza, dato che la scalinata del Passetto fa parte di un impianto monumentale storico, e il Parco del Cònero.
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