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La Processione del Cristo Morto
immutabile da tre secoli (Video)

OSIMO - Nella città dei senza testa si è rinnovata, dopo il tramonto, la tradizione del suggestivo corteo sacro con i sacconi al passo cadenzato dal suono delle battistangole
Osimo, la processione dei sacconi: il passaggio del cataletto sulle note della marcia funebre del maestro Domenico Quercetti

Processione del Cristo Morto di Osimo, il cataletto

Non appena è tramontata la luce del giorno, nel centro storico di Osimo, stasera, sono stati spenti i lampioni e le facciate dei palazzi sono state illuminate dalle fiaccole. Nel buio la lunga processione del Cristo Morto ha cominciato a sfilare al ritmo delle marce funebri suonate dalla banda cittadina. Il corteo sacro rinnova così da tre secoli l’appuntamento con il Venerdì Santo.

La confraternita Pia Unione del Cristo Morto è nata nel 1836 e da allora continua perpetuare il rito della via crucis istituito nel 1713 (leggi l’articolo). Oggi più di un 40% dei sacconi in saio è rappresentato da donne e un 50% da giovani dai 20 ai 35 anni. Ci sono anche i bambini ed intere famiglie osimane, tra penitenti e sacconi, continuano a passarsi il testimone di padre in figlio tra fede e folklore. Al passo cadenzato dal suono delle battistangole, tavolette di legno con una maniglia metallica utilizzate durante le liturgie pasquali al posto delle campane mute, stasera poco prima delle 21, i sacconi hanno ancora una volta accompagnato la Croce grande, la statua della Maddalena, la Croce del Carmine, i Misteri, la Sacra Spina. Dietro al cataletto del 1877, le autorità civili e militari.

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