Ripartenza della scuola, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli in questi giorni sta lavorando per verificare se è possibile rivedere per il nuovo anno scolastico 2020-2021 il piano tariffario del servizio mensa. «L’obiettivo è quello di poter dare una mano alle famiglie in un anno particolarmente difficile per tutti sotto il punto di vista economico a causa delle conseguenze del Covid- spiega il un post pubblicato sui social media – Nel 2019 per la prima volta, rispondendo alle esigenze manifestate da molte famiglie, abbiamo tolto la quota fissa, che si pagava anche se non si usufruiva del servizio, lasciando solo il costo relativo ad ogni pasto e diminuendo il costo totale del servizio in modo importante per le fasce più deboli. Quest’anno vorrei provare a fare qualcosa in più e per poter avviare un’azione incisiva ho raccolto alcuni dati tra i quali la suddivisione degli utenti per fasce di Isee sulla base delle iscrizioni al servizio registrate lo scorso anno. Le fasce Isee sulla base delle quali si stabilisce la tariffa sono 6: la prima sotto i 3.000 euro; la seconda tra 3.000 – 6.500 euro; la terza tra 6.500 – 15.000 euro; la quarta tra 15.000 – 20.000 euro, la quinta tra 20.000 – 30.000 euro e la sesta superiore a 30.000 euro».
Dall’analisi dei dati in possesso del primo cittadino di Fabriano emerge però che in pochi presentano l’Isee «per cui su 1.172 utenti ben 954 pagano la tariffa maggiore corrispondente a un Isee maggiore a 30.000 euro. – riferisce Santarelli – Come ho già fatto negli scorsi anni rinnovo il consiglio e l’appello a presentare l’Isee che non corrisponde al cumulo dei redditi per verificare la possibilità di essere inseriti in una fascia in cui la tariffa è più bassa».
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