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Rilancio dell’agricoltura:
Coldiretti stila i punti del programma,
Mangialardi li sottoscrive

MARCHE 2020 - Nell'accordo stilato questa mattina c'è la proposta di snellire le procedure burocratiche per l’accesso ai fondi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, promuovere la diversificazione delle aziende agricole, valorizzare il Made in Marche. Il candidato governatore: «Non sono promesse elettorali, ma impegni»

Gardoni e Mangialardi

 

Snellire le procedure burocratiche per l’accesso ai fondi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, dare piena applicazione ed estensione alla delibera 1469 del 2018 per una più efficace gestione della fauna selvatica, promuovere e sostenere la multifunzionalità e la diversificazione delle aziende agricole, valorizzare il Made in Marche e il marchio Qm, tutelare giuridicamente i domini collettivi. Sono i cinque punti della piattaforma programmatica presentata questa mattina dalla presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni al candidato alla presidenza della Regione Marche Maurizio Mangialardi. Piattaforma da quest’ultimo sottoscritta poi al termine del confronto avuto con i membri dell’organizzazione nella loro sede di Ancona. «Circa due mesi fa – ha detto Mangialardi – ero venuto da voi per ascoltare le vostre istanze e approfondire i temi riguardanti il mondo agricolo. Oggi le soluzioni a quelle istanze e a quei temi, che coincidono poi con i cinque punti che mi proponete con la vostra piattaforma, le potete trovare scritte nero su bianco solo nel mio programma politico. È per questo che sottoscrivo con piena convinzione questo accordo. Non è una promessa elettorale, perché io di promesse non ne faccio, ma un impegno che mi prendo direttamente con voi, dopo aver attentamente verificato la possibilità di dargli concreta attuazione grazie alle risorse in arrivo dall’Europa. Sono certo che insieme, rafforzando la sinergia con la Regione Marche, sapremo impiegare al meglio i fondi del Recovery Fund e redigere una grande piano per il mondo agricolo che oltre ai cinque punti sottoscritti miri anche al potenziamento dei progetti in chiave turistica, che dovranno sempre più coniugare la fascia costiera con le eccellenze che sanno offrire le aree interne in termini di enogastronomia e turismo verde».

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