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Alunna positiva al Savoia-Benincasa:
classe e docenti in quarantena

ANCONA - La notizia è stata diffusa sui social dall'istituto stesso, contattato dal Dipartimento di Prevenzione. La preside Alessandra Rucci: «Prima della fine del periodo di isolamento faranno tutti il tampone dopodiché, se tutto è andato bene, il 15esimo giorno potranno tornare in aula»

Il Savoia-benincasa il primo giorno di scuola

«Tutti sapevamo che sarebbe accaduto e tutti speravamo che non ci sarebbe accaduto per primi. Ma a qualcuno doveva capitare ed è capitato a noi. Abbiamo il primo caso di positività al Ccovid-19 in una classe. Il Dipartimento ce lo ha comunicato, è scattato il contact tracing e sono già state disposte le misure di isolamento domiciliare obbligatorio per la classe e per i docenti». Seppur l’istituto non sia obbligato a dare la notizia, lo zelo che contraddistingue il Savoia-Benincasa di Ancona ha fatto sì che ciò venisse reso pubblico tramite la pagina Facebook dell’istituto per evitare allarmismi maggiori dato che, alcune voci, circolavano già nelle prime ore del pomeriggio. Si tratterebbe di una studentessa del quinto anno che comunque, a scuola, è stata solo un giorno. La notizia, all’istituto è giunta tramite «una comunicazione da parte del Dipartimento di prevenzione – spiega la dirigente, Alessandra Rucci – che ci avvisa circa il fatto che è stato rilevato un caso di Covid. E’ stato quindi richiesto l’elenco di tutti i contatti e, per contatti – chiarisce – si intendono la classe e i professori». Tutti vanno quindi in quarantena di 14 giorni e «prima della fine del periodo faranno il tampone dopodiché, se tutto è andato bene, il 15esimo giorno potranno tornare in classe».

Alessandra Rucci

Tampone che verrà fatto quindi non solo agli alunni ma pure ai «professori che quel giorno sono stati a contatto con la persona. A scuola – continua – contemporaneamente si procederà con la sanificazione straordinaria che prevede una pulizia con igienizzante dell’aula, del corridoio e del bagno che è stato frequentato, dopodiché si riapre normalmente». 
Circa l’annuncio postato «ci è sembrato onesto comunicarlo sul sito della scuola anche se in realtà non dovremmo farlo da protocollo, poiché non è previsto ma allo stesso tempo non c’è niente da tenere nascosto. I ragazzi – sottolinea – possono stare tutti tranquilli perché chi non viene chiamato dal Dipartimento, vuol dire che non è stato a contatto con la persona».
A rincuorare è anche il fatto che «la persona è stata solo un giorno in classe  perché il 15 non era più presente. La classe ha mantenuto sempre indossata la mascherina: sia i ragazzi che i professori. L’aula era più grande del normale, con un distanziamento anche superiore a quello che vorrebbe la norma. Le finestre sono state sempre tenute aperte e diciamo che il rischio di contagio è bassissimo però, ovviamente, il protocollo prevede questo. Inoltre, il fatto di essere sempre stati con la mascherina probabilmente, se non si sono incontrati fuori della scuola, li avrà salvati da questa situazione». La classe «non potrà venire in presenza per i prossimi 14 giorni però farà normalmente lezione, come previsto, in modalità e-learning» cioè quella che una volta era la didattica a distanza e che oggi è chiamata didattica digitale integrata. Una modalità che comunque il Savoia-Benincasa applica per tutti gli studenti fino a sabato: nonostante la decisione del Comune di riaprire le scuole, l’istituto guidato dalla Rucci ha scelto per precauzione di tornare in aula a partire dal prossimo lunedì.  «Abbiamo già fatto partire le comunicazioni per cui i ragazzi saranno tutti avvisati e non perderanno l’attività didattica. Ci dispiace – conclude la dirigente – perché le misure di isolamento obbligatorio sono durissime. Ciò deve però servire da monito: se si ha un minimo sospetto, non si deve andare a scuola; non bisogna commettere leggerezze che poi hanno conseguenze pesanti. Il Covid esiste e bisogna stare attenti».

(Redazione CA)

 

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