Inferno di fuoco al porto: sequestrata una parte dell’ex Tubimar. Si tratta della porzione di capannone in concessione a Frittelli Maritime, una delle aree più devastate dal rogo scoppiato mercoledì notte. La decisione di sequestrare una parte di deposito è stata presa nel pomeriggio dal pm Irene Bilotta, titolare del fascicolo aperto per incendio. Non ci sono indagati. I sigilli all’area sono stati collocati dai carabinieri del Noe e dai vigili del fuoco. I motivo del sequestro? Probabilmente è la superficie dove si pensa possa essere scoccata la prima scintilla e dove erano presenti in gran parte materiali per la cantieristica navale. Questa mattina, intanto, sono proseguite le lavorazioni del vigili del fuoco, tra le operazioni di smassamento del materiale bruciato e le prime rilevazioni all’interno del capannone. Serviranno alcuni giorni per avere i dati e scrivere una relazione da presentare sul tavolo della procura.
Nel frattempo gli uomini della Squadra Mobile dorica hanno analizzato tutti i filmati ripresi dalle telecamere, sia delle varie ditte che dell’Autorità Portuale, collocate nella zona dell’ex Tubimar. Filmati, però, dai quali non è emerso nulla che possa far pensare ad una ipotesi dolosa che, al momento, continua a rimanere tra quelle da scartare.
Dunque, a prevalere è invece sempre più la causa accidentale dell’incendio. I vigili del fuoco infatti, tra le prime cose che faranno nelle prossime ore, vedranno di analizzare ciò che rimane degli apparati elettrici posti all’interno dei capannoni proprio perché il rogo potrebbe a questo punto essere di natura elettrica. Forse tutto potrebbe essere scaturito da qualche scintilla che ha intaccato il materiale infiammabile dando origine all’inferno avvenuto al porto nella notte tra martedì e mercoledì.
(Redazione CA)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati