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Referendum e Comunali, affluenza al 15%
In linea quella delle Regionali

I DATI delle 12 su quanti si sono recati alle urne - FOTO

 

Mascherine, termoscanner, qualche coda. Sono iniziate stamattina alle 7 le votazioni di questa due giorni elettorali, segnate dalle misure anti Covid. Si vota per il referendum sul taglio dei parlamentari, per le Regionali per le Comunali. Alle 12 la prima rilevazione sui dati dell’affluenza. Ecco i numeri nel dettaglio.

Le schede elettorali

REFERENDUM –  Nelle Marche hanno votato il 14,9% degli aventi diritto: i 15,35% nell’Anconetano, il 13,34 nell’Ascolano, il 14% nel Fermano, il 14,78% nel Maceratese e il 15,69% nel Pesarese. Un dato, quello regionale, leggermente più alto di quello a livello nazionale Il referendum è stato indetto per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvata all’inizio di ottobre 2019 con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti. Si è reso necessario dopo che 71 senatori di vari partiti hanno firmato la richiesta per indirlo. Si chiede agli elettori di confermare o meno il taglio dei parlamentari, che alla Camera passerebbero da 630 a 400 mentre al Senato scenderebbero da 315 a 200.

REGIONALI – Innanzitutto va detto che il sito ufficiale del ministero dell’Interno si è dimenticato le Marche tra le regioni al voto: compaiono solo Campania, Liguria, Puglia e Veneto. E quindi al momento gli unici dati ufficiali sono quelli della Regione. Il 13,43% degli aventi diritto ha già votato, nelle Marche, per eleggere i 31 componenti (30 consiglieri e il presidente della Giunta) che formeranno l’Assemblea legislativa dell’undicesima legislatura (2020- 2025). Il dato si riferisce alle rilevazioni effettuate alle ore 12 odierne. Alle Regionali del 2015, alla stessa ora, aveva votato il 13,04%. Cinque anni fa, la tornata elettorale si svolse in un’unica giornata (domenica 31 maggio 2015), mentre l’attuale si concluderà alle ore 15.00 domani (lunedì 21 settembre). Alle Regionali del 2010 che, come l’attuale, si articolò in due giornate (domenica e lunedì), alla stessa ora aveva votato l’8,11% degli elettori.

Complessivamente si sono già recati ai seggi 175.999 marchigiani, a fronte dei 169.238 di cinque anni fa (104.659 nel 2010). Nella circoscrizione di Ancona ha votato il 14,00%, rispetto al 13,92% del 2015. In quella di Ascoli Piceno il 12,32% contro l’11,09% delle precedenti regionali. Nella circoscrizione di Fermo ha votato il 12,78%, a fronte del 12,46% del 2015. In quella di Macerata ha espresso il voto il 12,41% degli elettori (sono stati il 12,12% nel 2015). La circoscrizione di Pesaro e Urbino segnala un’affluenza del 14,62%, rispetto al 14,22% delle precedenti regionali. Queste le affluenze nel capoluogo regionale e in quelli provinciali: Ancona 14,19% – Ascoli Piceno 10,86% – Fermo 14,71% – Macerata 15,27% – Pesaro 15,93%. Alle urne sono chiamati 1.310.843 marchigiani in 1.576 seggi elettorali divisi nei 227 Comuni, dovranno eleggere il decimo presidente delle Marche e 30 consiglieri regionali tra i 510 aspiranti delle liste che appoggiano gli otto candidati governatori:  Francesco Acquaroli, centrodestra; Maurizio Mangialardi, centrosinistra; Gian Mario Mercorelli, M5s; Roberto Mancini,  ‘Dipende da noi’; Fabio Pasquinelli,  Partito Comunista; Sabrina Banzato, “Vox Italia”;  Alessandra Contigiani, “Riconquistare l’Italia” Fronte sovranista italiano; Anna Rita Iannetti, Movimento 3V (Vaccini vogliamo verità). La circoscrizione di Ancona eleggerà 9 consiglieri, quella di Pesaro 7, Macerata 6, Fermo 4, Ascoli Piceno 4, secondo quanto stabilito dalla legge elettorale delle Marche. Non sono previsti né il ballottaggio, né il voto disgiunto (cioè espresso a favore di un candidato consigliere e di un candidato a presidente non collegato alla lista stessa). È possibile invece esprimere una doppia preferenza, con alternanza di genere, nella stessa lista. Ad Ancona città, invece, in tarda mattinata sono state segnalate code per votare ai seggi delle ‘De Amicis’ e nell’area della strada per la Madonnetta. Contesto che ha costretto la Polizia locale ad intervenire per evitare assembramenti.

COMUNALI -Prima giornata di voto cadenzata da ritmi tranquilli anche nei tre Comuni della Provincia di Ancona al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale con l’affluenza ai seggi, però in calo rispetto alle Amministrative di 5 anni fa.  Oggi a mezzogiorno a Senigallia avevano votato il 16,07% mentre nel 2015 alla stessa ora, il 18,20% aveva depositato la scheda nell’urna. A Loreto si è espresso il 14,87% oggi alle 12 mentre 5 anni fa aveva votato il 17,15%. A Cerreto d’Esi infine alle 12 odierne i votanti sono stati il 13,34% degli aventi diritto mentre nel 2015 la percentuale si attestava sul 18,78%.

Nel dettaglio a Senigallia sono 38.801 (18.642 uomini e 20.159 donne) gli elettori chiamati a scegliere, tra oggi e domani, il nuovo sindaco ed i consiglieri comunali. Sono 7 i candidati alla fascia tricolore e 442 quelli in corsa per un seggio dell’aula consiliare suddivisi in 20 liste. La città potrebbe scegliere il sindaco anche al ballottaggio nel secondo turno di voto,. La pattuglia più nutrita di candidati è quella che sostiene il dem Fabrizio Volpini (Pd, Diritti al futuro, Vivi Senigallia, Uniti per Senigallia, Noi Senigallia attiva, Obiettivo comune e Vola Senigallia). Nella città della Spiaggia di velluto c’è stata una frattura insanabile ed a contendere lo scranno di primo cittadino c’è anche Gennaro Campanile (Italia Viva, Europa Verde, +Senigallia ed Ama Senigallia) – ex assessore fuoriuscito dal Pd. Il centrodestra ha trovato la quadra sul nome dell’ex sindaco di Ostra Massimo Olivetti (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e La Civica). In corsa anche Paolo Molinelli (Senigallia bene comune e Noi cittadini) ex comandante della Polizia stradale; Alessandro Merli (Potere al Popolo), Paolo Battisti (L’altra Senigallia con la sinistra) e Rosaria Diamantini (Senigallia Resistente), unica donna tra i competitor. I seggi sono 42 più uno speciale operativo all’ospedale. Nel 2015 avevano il 62,63% degli aventi diritto consegnando proprio a Maurizio Mangialardi (oggi candidato governatore per il centro sinistra) al primo turno e per la seconda volta la carica di vertice della città.

A Loreto sono 11.907 (5.661 maschi e 6.246 femmine) i cittadini chiamati alle urne per scegliere tra i tre candidati a sindaco: Moreno Pieroni (Loreto nel cuore), Gianluca Castagnani (Siamo Loreto) e Paolo Albanesi (Prima Loreto, unica con i simboli di partito del centrodestra). La città sceglierà il nuovo primo cittadino al primo turno. Nel 2015 avevano votato il 60,83% degli elettori per eleggere Paolo Nicoletti, oggi è in corsa per il Consiglio regionale. I seggi in consiglio comunale sono 16: 11 saranno assegnati alla maggioranza, 5 alla minoranza. Lo scrutinio delle schede delle Amministrative 2020 nei 10 seggi della città inizierà martedì alle 9

A Cerreto D’Esi sono 3.238 (1.610 maschi e 1.628 femmine) gli elettori chiamati alle urne. Sono tre gli sfidanti che si contendono la carica di primo cittadino con elezione a turno secco: il sindaco uscente Giovanni Porcarelli (Sviluppo, solidarietà, progresso per Cerreto d’Esi) in corsa per il mandato bis, David Grillini (CambiaMenti) e Marco Zamparini (Cerreto d’Esi Bene Comune). Lo scrutinio delle schede per le Comunali 2020 nei 3 seggi, quest’anno per la prima volta spostati alla scuola dell’Infanzia Hansel e Gretel, in via Merloni (senza barriere architettoniche), inizierà martedì mattina alle 9. Il consiglio comunale del paese dell’entroterra montano si compone di 10 seggi: 8 sono destinati ai consiglieri comunali di maggioranza e 4 a quelli di minoranza. Nel 2015 aveva votato il 58,64% degli aventi diritto.

Redazione CA

 (foto Giusy Marinelli)

 

La sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, al seggio per votare



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