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Mangialardi: «Saremo severi
nel controllare questa destra sovranista»
Ma di autocritica ancora non c’è traccia

REGIONALI - Il ringraziamento del grande sconfitto di queste elezioni agli elettori e un messaggio alla neo maggioranza: «Non resteremo passivi di fronte a quelle decisioni che riterremo lesive degli interessi delle Marche»

Maurizio Mangialardi ieri sera durante la conferenza nella sede elettorale

 

«A nome mio e di tutta la coalizione voglio esprimere il più sentito ringraziamento alle tante marchigiane e ai tanti marchigiani che hanno voluto accordare il loro voto al nostro progetto politico per le Marche. Ho vissuto una campagna elettorale entusiasmante, girando in lungo e in largo le Marche, da nord a sud, dalla costa all’Appennino, incontrando tante realtà imprenditoriali che tra mille difficoltà lottano ogni giorno per creare lavoro e ricchezza, associazioni del volontariato che svolgono quotidianamente la loro generosa azione per far sì che nessuno sia mai lasciato indietro, organizzazioni culturali e ambientaliste impegnate costantemente a promuovere la bellezza del nostro patrimonio artistico e del nostro paesaggio». Così Maurizio Mangialardi nel suo messaggio di ringraziamento agli elettori all’indomani del voto delle regionali,  segnato una storica sconfitta per il centrosinistra che dopo 25 anni cede il governo della regione al centrodestra guidato da Francesco Acquaroli. E anche oggi, così come ieri quando ha dato le colpe della debacle a M5S e alla gestione della sanità e della ricostruzione alla giunta Ceriscioli, non c’è traccia di un minimo di autocritica nelle parole di Mangialardi.

«Ringrazio anche coloro che mi hanno sempre accolto con la massima disponibilità e gentilezza – continua infatti l’ex sindaco di Senigallia – dandomi la possibilità di far conoscere le Marche che avremmo voluto costruire insieme per rialzare la regione dopo il dramma del Covid. Sapevamo di essere di fronte a una sfida difficile, ma l’abbiamo affrontata con la consapevolezza di avere nelle nostre mani la ricetta giusta per dare le risposte che i marchigiani attendono da anni. Evidentemente non è bastato – spiega  – e ora dovremo approfondire le ragioni di questa sconfitta, che non possono essere assolutamente affidate a una superficialità da social network. Dispiace perché sono convinto che le Marche abbiano davvero perso una grande occasione. Rinnovo il mio augurio di buon lavoro a Francesco Acquaroli – conclude Mangialardi – ma una cosa è certa, non resteremo passivi di fronte a quelle decisioni che riterremo lesive degli interessi delle Marche e svolgeremo con serietà e competenza il ruolo di opposizione che i cittadini ci hanno affidato. Saremo molto severi e integerrimi nel controllare come i vaghi auspici e le grandi promesse che hanno permesso alla destra sovranista e populista di vincere verranno tradotte in proposte concrete: dalla riapertura degli ospedali al reperimento delle risorse per sanare i ritardi infrastrutturali, dall’immediata ricostruzione delle aree terremotate al rilancio del nostro tessuto produttivo».



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