Situazione sempre più critica alla casa di riposo ‘Santa Caterina’ di Fabriano tanto che ieri il sindaco Gabriele Santarelli è stato costretto a sollecitare al Ministero della Difesa l’invio di medici militari e ha chiesto aiuto anche a don Aldo Buonaiuto, anima della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. «Sono 179 le persone attualmente positive al Covid a Fabriano. Circa la metà riguardano ospiti e personale della Casa di Riposo Santa Caterina. – scrive il sindaco Santarelli – Oggi (ieri per chi legge ndr) mi sono messo in contatto con la direttrice generale dell’Asur e con il dirigente della Protezione Civile Regionale. Si stanno tutti attivando e mi risulta che anche il presidente della Regione abbia chiesto l’intervento dei sanitari militari come ho già fatto nella giornata di ieri. Si riscontrano ancora problemi nel reperimenti di Oss. Ringrazio di cuore Don Aldo Buonaiuto al quale stamattina ho chiesto aiuto per contattare chi poteva darci una mano. Nel pomeriggio di venerdì avevo già contattato la segreteria del Sottosegretario al Ministero della Difesa per rappresentare la situazione che si sta verificando alla Rsa di Santa Caterina e chiedere di valutare la possibilità di inviare personale medico militare».
Il focolaio alla Rsa di Santa Caterina è abbastanza esteso: 52 ospiti su 55 sono positivi e 30 dipendenti su 40, 5 sono in malattia, i città sono circa 400 le persone in quarantena. Intanto l’Asur sta garantendo i turni infermieristici e sono state assunte delle operatrici socio-sanitarie per sopperire alla carenza che si è venuta a verificare a causa dell’emergenza sanitaria. «Stiamo facendo tutto il possibile ma la Regione deve prendere in mano la situazione e mandare personale qualificato in quantità sufficiente. – spiega ancora il sindaco Gabriele Santarelli – Al Profili la Direzione, come richiesto dagli operatori sanitari e come sollecitato anche dal sottoscritto, ha finalmente autorizzato il ripristino della zona grigia per ospitare temporaneamente i positivi al Covid e tenere “puliti” i reparti». Il piano pandemico studiato da Asur e Regione Marche prevede infatti che all’ospedale non-covid di Fabriano torni l’area grigia realizzata attraverso un container esterno di 8 posti letto, fuori dal reparto di Pronto soccorso.
La situazione è stata da subito presa in carico dall’Asur Regionale, su sollecitazione dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, unitamente al consigliere regionale della Lega Chiara Biondi, i quali hanno chiesto un intervento specifico per le due strutture, con terapie e interventi di tipo ospedaliero. «Gli ospiti delle case di riposo, infatti, godono dell’assistenza dei medici di famiglia che, tuttavia, nonostante l’impegno, non possono garantire la continuità assistenziale e terapeutica. L’Asur ha così deciso di invertire il sistema facendo seguire i malati direttamente con protocolli farmaceutici ospedalieri Asur. L’assessore Saltamartini – che ha ringraziato Chiara Biondi per la sensibilità dimostrata – ha detto che in questa fase dell’epidemia è fondamentale salvare le vite di persone a noi molto care che hanno ricostruito l’Italia distrutta da una guerra. «Queste persone – ha aggiunto – meritano tutto il sostegno proprio in considerazione della loro fragilità. Stiamo cercando, con un intervento innovativo e l’aiuto di tutti, anche del personale della cooperativa, di trasformare la Casa di Riposo in una “quasi corsia di ospedale” utilizzando professionalità ospedaliere anziché l’assistenza affidata ai soli medici di famiglia. Monitoreremo costantemente la situazione e, nel frattempo, in aggiunta al personale già reperito, la Regione ha richiesto anche l’invio di medici militari».
Stamattina la Direzione di Area Vasta 2 ha comunicato che «dalle ore 20 di domani, lunedì 2 novembre, il Servizio di Continuità Assistenziale – Guardia Medica, attualmente dislocato nei pressi del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Engles Profili”, sarà trasferito presso la sede di via Brodolini n. 107, nei locali del Distretto Sanitario di Fabriano. Sempre nella giornata di domani sarà effettuato il trasferimento della telefonia a cura del servizio Sia/Ced aziendale».