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Licenziato dal Comune,
l’ingegnere Mazzocchini vince la causa
dopo 18 anni: maxi risarcimento

OSIMO - Tra spese legali, contributi previdenziali e ristori la somma ammonta a quasi 450mila euro. Il sindaco Pugnaloni (Pd): «La speranza è che chi allora ha procurato il danno economico alle casse comunali sia oggi pronto a rifondere», Maria Grazia Mariani (FdI): «Quelle somme non inserite nei debiti fuori bilancio, nessun giudice indagherà su eventuali responsabilità erariali e gli esborsi rimarranno a carico degli osimani»

 

«È arrivata l’ultima sentenza sul caso Mazzocchini: gli osimani invece di veder investiste le proprie risorse in favore del sociale e dello sviluppo economico della citta’, per colpa delle Liste civiche, pagano centinaia di migliaia di euro per il licenziamento dell’ingegnere da funzionario capo dell’ufficio tecnico del Comune di Osimo.

Il sindaco Simone Pugnaloni

Il saldo da versare che si aggiunge a quanto gia’ anticipato è circa 200 mila euro, spese legali comprese. La speranza è che chi allora ha procurato il danno economico alle casse comunali sia oggi pronto a rifondere». Con un post lanciato sui social media nella tarda serata di ieri il sindaco Simone Pugnaloni ha annunciato che dopo 18 anni di battaglie legali, il Comune dovrà pagare un maxi risarcimento all’ex ingegnere capo licenziato nel 2002 durante il mandato amministrativo del sindaco Dino Latini. Un licenziamento ritenuto ora illegittimo dai giudici della Corte d’Appello di Perugia ai quali la Cassazione aveva rinviato gli atti.

I banchi della maggioranza in Consiglio comunale dove siedono anche gli eletti del Pd

La quantificazione del danno la fa il gruppo consiliare del Partito Democratico, che sostiene Simone Pugnaloni e che un anno fa aveva già presentato un’interrogazione a tema in Consiglio comunale per fare piena luce sulla vicenda. «Aggiorniamo ora i calcoli – scrivono stamattina i consiglieri comunali democrat in un comunicato – alla luce dell’ultima sentenza che condanna il Comune di Osimo al pagamento delle spese processuali: 108.966 euro di risarcimento danni già pagati; 146.459 euro di risarcimento ancora da erogare; 34.857 euro stimati di contributi previdenziali; 12.449 euro stimati di Irap, 71.531 euro di rimborso spese legali della controparte, 54.156 euro + Iva e Cap . Totale di circa 450 mila euro». «Soldi degli osimani – prosegue il Pd Osimo – che potevano essere spesi diversamente per servizi al cittadino, nel sociale, sport, cultura, manutenzione e sicurezza del territorio. La parte lesa quindi oltre all’ing. Mazzocchini, è costituita da tutti i cittadini di Osimo che subiscono un evidente danno patrimoniale da questa vicenda».

Maria Grazia Mariani

Si domanda invece se non ci sia «un inciucio tra Pd e Liste civiche» l’ex consigliera comunale Maria Grazia Mariani, esponente di Fratelli d’Italia. «Nel 2002 l’ingegnere capo del Comune di Osimo veniva licenziato.- ricorda – Sono trascorsi 18 anni ed oggi (solamente oggi, anche se la sentenza pubblicata dal Sindaco è di un anno fa!) apprendiamo la definizione di tutta la vicenda giudiziaria con la quale i giudici, quantificando esattamente la somma da corrispondere, hanno confermato che l’ingegnere non poteva essere mandato a casa. Non voglio pensare al dramma vissuto in tutti questi anni dal lavoratore per l’ingiustizia ed il conseguente danno all’immagine subiti, con una carriera distrutta, che mai potrà essere ripagata. Analizziamo però i costi. Me ne ero occupata già in consiglio comunale. La prima sentenza risale al 2004 quando il sindaco Pugnaloni era assessore al bilancio con l’amministrazione Latini Sono stati già pagati almeno 200mila euro a cui si aggiungono quelli liquidati con l’ultima sentenza. Pugnaloni ed il Pd non hanno mai voluto riconoscere il debito fuori bilancio, come la norma imporrebbe, perchè sanno che in tal caso sono costretti ad inviare tutto alla Corte dei conti. Se ne sono guardati bene dal farlo. Così nessun giudice indagherà su eventuali responsabilità erariali con la logica conseguenza che quegli esborsi rimarranno esclusivamente a carico delle tasche degli osimani».

Secondo la Mariani ci sarebbero assonanze in senso lato con la vicenda dei lavoratori Asso. «Ricordate i due verbali dell’Ispettorato del lavoro? – scrive nel suo comunicato la Mariani – Circa 600mila euro la somma richiesta tra contributi non versati e sanzioni. Anche in questo caso la vicenda è in finita in tribunale e la Asso, quindi gli osimani, ha già pagato diverse decine di migliaia di euro. Non si conosce l’importo esatto. La vicenda giudiziaria non è terminata. Mi auguro che le opposizioni in consiglio comunale facciano luce anche su questo triste episodio. Ciò che è sicuramente certo è che in entrambi i casi è coinvolto il governo delle Liste Civiche. Il Pd e Pugnaloni, salvo timidi e sporadici spot, hanno sempre tenuto riservate le due vicende e quindi l’ammontare dei costi sostenuti». Nel formulare un giudizio politico la Mariani si domanda se non ci sia «un inciucio Pd – Liste civiche?».

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