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Area marina protetta,
“X Sirolo”: «I sindaci decidano
coinvolgendo i cittadini»

AMBIENTE - Il gruppo consiliare di minoranza invita i primi cittadini di Ancona, Sirolo e Numana a fare scelte in trasparenza nell'esprimersi con il Ministero sul progetto studiato per lo specchio di mare del Conero

 

Area marina protetta: il gruppo consiliare “X Sirolo” chiede ai sindaci di Ancona, Numana e Sirolo di compiere le scelte importanti per il territorio, in trasparenza e coinvolgendo i cittadini. «Quindici giorni per passare alla storia: questo il tempo dato dal Ministero dell’Ambiente ai sindaci di Ancona, Sirolo e Numana per esprimersi definitivamente sulla proposta di Area Marina Protetta “Costa del Monte Conero”. – esordisce la nota di “X Sirolo” – La storia la conosciamo tutti, un tira e molla politico e ideologico sulla pelle del territorio, dei cittadini e degli operatori turistici. Ma il Ministero riporta tutti con i piedi per terra mettendo sul piatto la proposta chiara e netta: la zonizzazione ultima che deriva dalla campagna di indagine Ispra del 2014. Sparisce la zona A. La costa viene suddivisa in zone B e C. Per chiarezza, queste sono le regole per la zona B sono: ricerca autorizzata; balneazione consentita; navigazione a remi, vela, a pedali o a propulsori elettrici consentita; navigazione a motore regolamentata; ormeggio autorizzato; ancoraggio regolamentato; trasporto passeggeri e visite guidate autorizzato; attività di noleggio e locazione unità da diporto autorizzata; piccola pesca artigianale residenti autorizzata; pescaturismo autorizzata; pesca ricreativa e sportiva riservata ai residenti nei comuni dell’Amp; immersioni autorizzate; visite guidate subacquee autorizzate; whale watching autorizzata, accesso navi da diporto non consentito; acquascooter, sci nautico e similari non consentito; pesca subacquea non consentito». Per la zona C, invece l’accesso delle navi da diporto diventa regolamentato.«Ci saremmo aspettati – prosegue la nota di “X Sirolo” – che fossero stati i sindaci, in trasparenza, a comunicare ai cittadini su cosa stanno dicendo sì o no. La loro risposta, comunque, passerà alla storia. Saranno i sindaci che avranno definitivamente chiuso la possibilità di avere un Area Marina Protetta, con le relative risorse economiche destinate altrove, o i sindaci che si siederanno al tavolo delle trattative per portare a casa il miglior strumento di gestione che potrà consentire attività armoniche ed in equilibrio con la natura e la fragilità dei luoghi».

Area Marina Protetta del Conero: il Ministero scrive a Regione e sindaci

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