«Da ieri le Marche sono diventate zona arancione. Una scelta che ha fatto discutere i vertici della Regione, a partire dal presidente Acquaroli che si è dichiarato sorpreso. Sicuramente il presidente della Regione conosce bene i dati e ha il quadro preciso della situazione, cosa di cui noi non disponiamo. Da quello però che sappiamo e soprattutto ascoltando coloro che operano negli ospedali, negli ambulatori nel territorio, nelle strutture residenziali, non c’è proprio da meravigliarsi». Così i sindacati Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria per commentare il passaggio della nostra regione da zona ‘gialla’ ad ‘arancione’. «Secondo i dati giornalieri forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), nelle Marche, infatti, il 37% dei posti letto di terapia intensiva è occupato da pazienti Covid, ben oltre la soglia critica di saturazione (30%) e anche superiore alla media nazionale (34%) – hanno spiegato le segreterie regionali -. Ma preoccupa soprattutto il quadro dei ricoveri in altri reparti (area non critica) dove i posti letto occupati da pazienti Covid nelle Marche raggiungono addirittura il 58% superando ampiamente la soglia di saturazione (40%) oltre che la media nazionale (50%). In pratica le Marche sono la quinta regione, dopo Trentino (provincia autonoma Bolzano, ndr), Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, ad avere la percentuale più alta di ricoveri Covid sul totale dei posti letto. Il che sottolinea la difficoltà evidente di gestire il Covid nelle reti territoriali extra-ospedaliere». «Un quadro particolarmente difficile che mette a dura prova il personale sanitario ormai allo stremo, e che rischia di penalizzare i malati non Covid, ai quali viene negata o rimandata una risposta ai propri bisogni di salute, perché negli ospedali o negli ambulatori non c’è posto e i tempi di attesa si allungano. Questo non è il momento delle polemiche ma quello in cui tutti, dalle istituzioni ai singoli cittadini, sono chiamati a fare la propria parte con il massimo rigore e senso di responsabilità. Chiediamo pertanto alla Regione, aldilà delle valutazioni su come le Marche sono rientrate nella zona arancione, di mettere a disposizione tutti i dati utili a conoscere nel dettaglio il quadro della situazione e favorire un confronto aperto volto a far emergere soluzioni condivise per arrivare quanto prima possibile al superamento delle attuali criticità, a partire dal programmato incontro con l’assessore Saltamartini».
Posti letto terapie intensive occupati da pazienti Covid | Posti letto in area non critica occupati da pazienti Covid | |||
Umbria | 54% | P.A. Bolzano | 97% | |
P.A. Bolzano | 53% | Piemonte | 90% | |
Lombardia | 52% | Valle d’Aosta | 79% | |
Piemonte | 49% | Liguria | 73% | |
Liguria | 47% | P.A. Trento | 68% | |
Toscana | 45% | Marche | 58% | |
Valle d’Aosta | 41% | Emilia Romagna | 52% | |
Marche | 37% | Abruzzo | 50% | |
ITALIA | 34% | Lombardia | 50% | |
Emilia Romagna | 33% | ITALIA | 50% | |
Abruzzo | 32% | Umbria | 49% | |
Puglia | 31% | Lazio | 48% | |
P.A. Trento | 29% | Basilicata | 45% | |
Campania | 28% | Puglia | 44% | |
Sardegna | 28% | Campania | 42% | |
Friuli V. G. | 27% | Toscana | 39% | |
Sicilia | 23% | Sicilia | 35% | |
Veneto | 22% | Calabria | 33% | |
Basilicata | 21% | Sardegna | 33% | |
Lazio | 21% | Veneto | 31% | |
Molise | 21% | Friuli V. G. | 29% | |
Calabria | 17% | Molise | 25% | |
Elab. CGIL CISL UIL Marche – Dati AGENAS – Dati 13 novembre 2020 |
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