Nelle ultime settimane in Parlamento i membri degli intergruppi “Innovazione” e “Intelligenza Artificiale” si stanno occupando di una questione che riguarda la raccolta, la divulgazione e l’accesso ai dati relativi al monitoraggio del Covid-19. Ne parlano i deputati marchigiani del Movimento 5 stelle Roberto Rossini e Paolo Giuliodori, promotori dell’iniziativa che ha portato alla presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro Speranza firmata da oltre 20 senatori e un emendamento alla Legge di Bilancio firmato da 19 deputati. «Attualmente – fanno notare i due deputati – i dati scientifici su cui stiamo basando le nostre decisioni politiche in materia sanitaria non sono standardizzati, uguali per tutti, non ci sono metodi e procedure univoche, ma soprattutto non sono liberamente accessibili e consultabili dai cittadini. Aspetto, questo, che di fatto limita la trasparenza informativa ma anche il progresso medico-scientifico, riducendo le possibilità per il mondo della scienza di approfondire lo studio del virus. Impedire per esempio a medici, ricercatori, statistici, sociologi di analizzare e interpretare i dati in modo organico non soltanto rischia di alimentare sospetti sulla bontà dell’operato del governo, ma soprattutto di bloccare il progresso scientifico e lo sviluppo di cure adeguate».
«Quindi – proseguono – abbiamo deciso di proporre una norma che renda tutti i dati sul Covid aperti e liberi. Proposta che è il frutto di un grande lavoro di squadra, che ha coinvolto trasversalmente diverse parti politiche e che hanno accolto la petizione “Dati Bene Comune”, l’appello lanciato da un gruppo di associazioni riunite nello slogan “Liberiamoli Tutti”. Siamo tutti convinti della necessità di garantire maggiore trasparenza informativa e aiutare la ricerca scientifica e stiamo lavorando tutti insieme per questo». Cosa prevede dunque la norma? «L’emendamento in pratica – spiegano – chiede l’introduzione di un sistema di raccolta e pubblicazione dei dati standardizzato e in formato aperto e trasparente, liberamente accessibile da parte dei cittadini. Il processo di raccolta e diffusione dei dati deve rispettare quindi alcuni criteri fondamentali: uno standard unico per la raccolta dei dati, valido su tutto il territorio nazionale; metodi e procedure univoche; un metodo unico di pubblicazione e divulgazione dei dati; un formato dati leggibile e liberamente consultabile online, con licenza aperta». «Conoscere i dati disaggregati a livello territoriale su tamponi, terapie intensive e infezioni in ambiente scolastico, soprattutto a livello locale, è indispensabile per avere piena contezza dei problemi causati dalla crisi sanitaria e per conoscere quali strategie stanno funzionando e quali no. ma è fondamentale anche per garantire la massima trasparenza informativa ai cittadini. La trasparenza – concludono – è da sempre un faro per il Movimento 5 stelle e un obiettivo del nostro governo, specialmente in un momento delicato come questo. La trasparenza è fondamentale, a maggior ragione quando si tratta della salute dei cittadini».
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