Festa della Liberazione con finale al veleno. Quando la rappresentante del coordinamento nazionale dell’Anpi Vania Bagni tocca la riforma costituzionale, il sindaco Mancinelli sbuffa e gira i tacchi. E’ scesa dal palco prima della fine dell’intervento della delegata dell’associazione partigiani. Non è piaciuto quel passaggio, quando Bagni ha dichiarato che “il Paese avrebbe avuto bisogno di riforme che puntano all’attuazione della costituzione e non alla sua destabilizzazione”. Troppo per Mancinelli, che si è spesa per il Sì al referendum del 4 dicembre. E così Mancinelli se ne è andata prima della fine del lungo intervento di Bagni. Quello del sindaco dal palco di piazza Cavour era stato anche un intervento accorato e commosso per il 25 aprile (leggi l’articolo) ma la festa è finita in polemica. Il gesto è stato preso come uno sgarbo istituzionale dall’Anpi. “Ho preso atto. Il sindaco avrà avuto altri impegni, o un attimo di stanchezza, ora ci auguriamo che dopo essersi riposata abbia modo di riconsiderare i suoi comportamenti infantili – ha commentato la rappresentante Anpi di Ancona Tamara Ferretti -. L’Anpi rappresenta la battaglia partigiana di Liberazione di questo Paese, peraltro con un aumento significativo di iscritti e riconoscimento di autorevolezza, non sono cose che possono essere messe in discussione, neanche dove ci sono sindaci di forze politiche diverse da quelle di Mancinelli”.
“Il sindaco non è degno di rappresentare la storia partigiana di questa città” fa eco il consigliere Sel Francesco Rubini. “Da ormai 4 anni il sindaco sceriffo Mancinelli ci ha abituato a qualsiasi cosa. Quello che è successo però ieri in piazza Cavour durante le celebrazioni del 25 aprile segna abbondantemente una linea di demarcazione nei comportamenti del sindaco che non è più accettabile: abbandonare il palco durante l’intervento del rappresentante nazionale dell’ANPI è un gesto insopportabile, di una gravità inaudita che mette profondamente a repentaglio la storia democratica ed antifascista della nostra città” scrive Rubini invitando “tutti i sinceri democratici ed antifascisti della città a prenderne le distanze ed a invitare caldamente il sindaco a chiedere scusa alla città”.
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Vergognate te e tutta la razza che rappresenti.
Chettefrega, vero? Tanto a casa te rotolerai tra i soldi, ma non te basteranno mai per comprare neanche una briciola de sapone per pulitte lo zozzo che c’hai dentro.
Invito tutti gli anconetani a studiare bene la foto de ‘sta tizia; così in caso la incrociaste per strada chiedetele conto del comportamento mostrato e se ancora ha la faccia per rappresentare Ancona.
CHE SCHIFO!!!
ha fatto bene!!!!!!
Non si puo’ affossare tutto il paese per antipatia e/o interesse personale( vedi la gran parte di chi ha votato no al referendum e non sapevano nemmeno cosa c’era scritto nella scheda!!!!). E’ vergognoso!!!!