di Federica Serfilippi (foto di Giusy Marinelli)
Torna a casa e viene accoltellato a morte. Tragedia questa mattina, attorno alle 12,30, in via Maggini 204, nel quartiere Pinocchio di Ancona. Ad essere ucciso l’anconetano 26enne Michele Martedì, hair stylist alla parrucchieria Fabio Principi di via Fratelli Zuccari, a Pietralacroce. Sarebbe stato colpito da almeno nove fendenti. A ucciderlo, usando un coltello a serramanico, stando a quanto ravvisato dai carabinieri, un amico di vecchia data, ex compagno di scuola, Mattia Rossetti. Anche lui 26enne, è stato fermato pochi minuti dopo il delitto in un appartamento (sempre di via Maggini) dove aveva cercato un rifugio. Ancora sconosciuto il movente dell’omicidio. Ma sembra che anche ieri Rossetti avesse raggiunto casa della vittima per un confronto.
Tanto che sul posto era dovuta arrivare la polizia. Il presunto omicida è stato portato in caserma per essere interrogato. Verrà formalizzata l’accusa di omicidio volontario. Quando è stato fermato, aveva ancora con sè l’arma e una ferita lieve alla mano. Conseguenza, probabilmente, della colluttazione avvenuta con Michele, proprio nella stradina che conduce all’abitazione che condivide con madre, padre e due fratelli. Inutili i soccorsi portati dalla Croce Gialla. Fatali le ferite inferte con il coltello. C’è un testimone oculare che ha assistito all’omicidio. Si tratta di un residente della zona che, un attimo prima dell’aggressione, si era fermato a parlare con la vittima. Non è stato minimamente toccato dal coltello dal ragazzo fermato. Quando si è messo in fuga, è scattato l’allarme al 112. Sono arrivate più chiamate: non solo dal testimone, ma anche da alcuni passanti che avevano visto Michele sdraiato a terra. Il killer ha raggiunto l’appartamento di alcuni conoscenti, distante poche centinaia di metri dalla scena del crimine. Tempo qualche minuto e c’è stato il blitz dei carabinieri. Sul luogo del delitto, anche il pm Irene Bilotta e il medico legale Adriano Tagliabracci. Sul corpo della vittima verrà eseguita l’autopsia. Al termine delle formalità di rito, l’aggressore verrà portato a Montacuto.