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Sopralluogo al Palaindoor
per lo screening di massa:
30mila tamponi in 10 giorni

ANCONA – La “caccia agli asintomatici” partirà venerdì e sarà suddivisa in due tranche: dal 18 al 23 e dal 27 al 30 dicembre. Saranno allestite 20 postazioni sulla pista e saranno coinvolti 80 operatori sanitari al giorno. Due ipotesi per evitare lunghe code: dividere la popolazione per quartieri di residenza o in ordine alfabetico

Sopralluogo al Palaindoor

 

di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)

Sopralluogo al Palaindoor per organizzare in maniera rapida ed efficace la complessa operazione di screening di massa voluta dalla Regione. Da venerdì 18 al 23, e poi ancora dal 27 al 30 dicembre, la struttura sportiva farà da location all’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi per scovare gli asintomatici e scattare una fotografia del livello di contagio da Covid 19 nel capoluogo. Nei 10 giorni calendarizzati per portare avanti la mappatura del virus, l’obiettivo è quello di processare 30mila test, eseguiti in 20 postazioni allestite nella pista del Palaindoor. Ci sarà un unico ingresso, al piano terra, e cinque tavoli per l’accettazione. Verranno disposte delle sedie dove attendere il risultato del tampone (circa 15-20 minuti per avere l’esito) e, una volta terminato l’iter, si potrà lasciare la struttura da una delle sei uscite laterali. Questo in caso di test negativo. Chi invece dovesse risultare positivo, verrà condotto al drive through di fronte al Palaindoor per sottoporsi al tampone molecolare. Per evitare che si creino lunghe code, la popolazione verrà suddivisa in gruppi e domani si deciderà secondo quale ratio: per quartieri (seguendo magari i confini dei Ctp) oppure in ordine alfabetico. Il 17 mattina è prevista una prova generale per accertarsi che tutto funzioni. «Il sopralluogo di oggi è stato molto importante – osserva l’assessore Stefano Foresi – perché ha visto coordinarsi Asur, protezione civile, Comune e Fidal, che ringraziamo in modo particolare per l’ospitalità. Inizieranno a lavorare già da mercoledì mattina per apporre un tappetone su tre quarti della pista in modo da non rovinarla. È un’operazione complessa, che vedrà coinvolti 40 operatori sanitari per turno (due i turni quotidiani) per un totale di 80 al giorno. Sono convinto che Ancona risponderà alla chiamata». Ancora una volta, come fu, tra le altre occasioni, per il terremoto e per il Bomba day, il Palaindoor corre in soccorso delle istituzioni: «davanti alle emergenze, siamo sempre a disposizione – commenta Giuseppe Scorzoso, presidente Fidal Marche fino al prossimo 9 gennaio –, am questo per noi è un periodo di allenamento. Il presidente nazionale ha chiamato tutti (compreso l’assessore Foresi, ndr) per avere la garanzia che da gennaio lo lascino libero. È l’unico impianto Indoor completo in Italia e dal 15 gennaio iniziamo con le attività di preparazione. A fine gennaio, poi, ci sarà il campionato italiano paralimpico e, da febbraio, ospiteremo quattro campionati: allievi, junior promesse, master ed assoluti. L’emergenza sanitaria viene prima di tutto, ovviamente, ma se si riuscissero a salvare anche le attività atletiche sarebbe meglio».

L’assessore Stefano Foresi

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