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Caos a Portonovo per il 25 aprile,
Italia Nostra: “Il party del primo
maggio va vietato”

ANCONA – Sotto accusa viabilità, sosta, decibel no stop e rifiuti abbandonati per la movida nella baia. Martedì la strada del Conero è stata bloccata per ore e lunedì si torna festeggiare in spiaggia. L’associazione scrive a sindaco e carabineri forestali

 

 

 

“Il 25 aprile si è vissuto una situazione delirante, si eviti l’uso improprio della baia. Altrimenti denunciamo”. Festa in spiaggia a Portonovo, Italia Nostra prende carta e penna e scrive per chiedere di evitare nuovi party come quello di martedì scorso. Traffico bloccato e parcheggio selvaggio, rifiuti abbandonati, laghetti usati come bagni pubblici, musica a tutto volume senza sosta, l’associazione chiede che le stesse scene non si ripetano per il primo maggio, quando sono previsti nuovi party per la festa dei lavoratori negli stabilimenti della baia, scrivendo a sindaco Mancinelli, Parco del Conero, soprintendenza ai beni archeologici, Asur, carabinieri forestali e vigili urbani. Per il comitato direttivo dell’associazione ambientalista Italia Nostra martedì “sono accorsi migliaia di giovani alla discoteca all’aperto. Tale situazione ha provocato il blocco della circolazione con impossibilità di spostamento per tutti gli altri frequentatori, prima sulla piazzetta in direzione chiesa e poi alla rotatoria lungo la strada provinciale; ciò a causa dell’abbandono delle auto ai lati della strada fin sulla provinciale, costringendo i vigili urbani, che ringraziamo, ad intervenire in forze”. L’associazione punta il dito sul rispetto della valenza ambientale e aggiunge “per di più la musica tecno sparata ad alto volume per ore ed ore ha certamente prodotto forte disturbo sia alla fauna che alla quiete pubblica, risultando udibile persino a grande distanza”. “Facciamo inoltre presente che la probabile insufficienza dei bagni pubblici (due visibili in spiaggia) e la sicura inadeguatezza dei contenitori per i rifiuti (bottiglie di vetro in gran parte e mozziconi di sigarette) hanno fatto sì che moltissime persone andassero a fare i loro bisogni nelle aree verdi attorno al lago Profondo e che i contenitori diventassero in breve strapieni con bottiglie abbandonate dovunque – continua la lettera -. Il blocco della circolazione causato dall’eccessivo afflusso di auto private ha senz’altro ridotto fortemente o addirittura impedito l’accesso agli altri locali della zona ed anche alla chiesa di Santa Maria di Portonovo, da poco riaperta al pubblico”. Italia Nostra conclude quindi chiedendo di evitare il ripetersi delle scene per lunedì primo maggio “di un utilizzo del tutto improprio e inadeguato di un’area interna al Parco del Cònero, così sensibile e per questo tutelata da norme europee, statali e regionali”. “Qualora risultasse impossibile vietare tale nuovo evento, chiediamo che vengano assunti adeguati accorgimenti e controlli, ad iniziare dalla forte riduzione del volume della musica, dalla collocazione di ulteriori contenitori per i rifiuti e di bagni chimici in numero sufficiente a cura e all’interno dell’area in concessione dello stabilimento (e non sulla spiaggia pubblica). Chiediamo soprattutto di evitare la sosta selvaggia lungo la viabilità ed il conseguente blocco della circolazione che, oltre a costituire un rischio per la sicurezza pubblica, può perfino configurarsi come reato a danno del libero movimento delle persone”. Altrimenti? “Diversamente saremo costretti ad intervenire presso le autorità competenti denunciando il mancato rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dell’ambiente, della sicurezza e della salute pubblica” conclude l’associazione.

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