di Emanuele Garofalo
“Non ho dubbi sulla validità e sulla necessità di questo progetto. Non vedo perché aspettare ancora. Il tempo passa, la vita passa, ma questo bene comune dovrebbe essere a disposizione per tutti. Non possiamo aspettare 50 anni come per il teatro, ho l’impressione che una spinta in avanti di fierezza potrebbe portare alla realizzazione”. Invita ad uno scatto d’orgoglio l’attrice Lucia Mascino, testimonial d’eccezione per l’associazione Portonovo per tutti del progetto di recupero ad uso pubblico dell’ex colonia mutilatini. Un appello rivolto soprattutto a Comune e Regione. Perché da quando l’associazione si è battuta contro la vendita dell’immobile di proprietà comunale nella baia, ottenendo lo stop all’asta, ormai sono passati tre anni. “Tre anni che non sono stati persi: si sono fatti passi avanti – sottolinea Vitaliano D’Addato dell’associazione Portonovo per tutti –. Ma ora i tempi lunghi della burocrazia rischiano di ritardare in modo insostenibile l’azione di recupero della struttura, che giace in uno stato di vergognoso e pericoloso abbandono (leggi l’articolo)“.
Qual è il progetto? In breve: un ostello da 50 posti letto e un’aula didattica, dedicata all’educazione e all’accoglienza di turisti e studenti attenti all’ambiente e ai presidi slow food della baia. Costo: 1,5 milioni di euro. In parte da fondi europei, al massimo 500 mila euro, in parte da raccolta fondi privati. Con la gestione della foresteria, il progetto si può ripagare in 10 anni. L’immobile però resterebbe di proprietà comunale, quindi pubblica, invece di essere venduto per diventare un’attività economica privata nella baia. Il progetto è stato preparato dall’associazione Portonovo per tutti, sotto la guida dell’architetto Riccardo Picciafuoco, Quindi, perché è fermo? Servono due bandi. Il primo, da parte del Comune, per affidare la gestione dell’edificio per 20 anni. Il secondo, da parte della Regione, è il bando Por Fesr 2014-2020 per accedere ai finanziamenti europei. Questo è determinante per la riuscita del progetto. Il Comune a dire il vero qualcosa ha fatto negli ultimi mesi: c’è l’accordo con l’Associazione nazionale invalidi civili di guerra, che vantava per altri 13 anni il diritto all’uso della struttura nei mesi di luglio e agosto. Il vincolo potrebbe essere liquidato dal Comune con una cifra nell’ordine dei 90 mila euro.
La piena disponibilità dell’immobile però era necessaria anche alla messa all’asta dell’ex colonia mutilatini, perciò la notizia non sblocca comunque il recupero ad uso pubblico della struttura. A tre anni dalla battaglia, Portonovo per tutti torna dunque alla carica con una serie di iniziative e chiede di battere un colpo. “Forse sarebbe più conveniente privatizzare l’ex colonia, ma pensare al bene comune, allo sviluppo, e alla progettazione partecipata è un obbligo civile” commenta l’attrice Lucia Mascino, che già da un anno e mezzo ha prestato il suo volto a Portonovo per tutti. “Ancona è una città resistente alle idee, difficile, ma le idee non sono mai mancate. Perché ostruire questo canale? Io questa colonia me la sono immaginata, spero che la mia presenza possa essere di sostegno” ha aggiunto Mascino, attrice nota di film e fiction, trasferita fuori città per il suo lavoro, ma anconetana doc e figlia dell’ex assessore Giancarlo Mascino, protagonista della trasformazione urbanistica di Ancona.
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