«Forniture di vaccini col contagocce ma prosegue la prevenzione. Altri 5mila vaccini Pzifer dovrebbero arrivare tra il 25 e il 29 gennaio, una fornitura sottosoglia rispetto al dato concordato di 9.750 dosi settimanali per le Marche. A febbraio dovrebbe riprendere la consegna ordinaria». A dirlo l’assessore alla Sanità della Regione, Filippo Saltamartini. Pfizer ha stretto i cordoni sulla produzione e i piani previsti sul numero delle persone vaccinate sono cambiati, giocoforza, anche nelle Marche. La prima fase della vaccinazione doveva riguardare tutto il personale della sanità pubblica e privata, Rsa e persone fragili e con disabilità. Ma la limitazione della fornitura e l’obbligo di tenere una scorta del 30% ha impedito di vaccinare nuove persone. «Fino ad oggi sono stati consegnati 38mila vaccini – dice Saltamartini -, ma la doppia somministrazione sta a significare che siamo solo al 50% della fornitura, rispetto al dato delle 40mila persone da sottoporre al trattamento nella prima fase.
Nelle Rsa, mediante un accordo tra la Regione ed i medici di medicina generale sono stati vaccinati 1.514 ospiti, tuttavia in assenza della fornitura concordata il processo di somministrazione è stato interrotto per procedere alla somministrazione dei richiami che prosegue anche nei giorni festivi. Stando a quanto è stato preannunciato dal commissario Arcuri, nella prima settimana di febbraio riprenderà la consegna ordinaria.
A quel punto oltre al completamento delle vaccinazioni per soggetti fragili e persone con disabilità – continua Saltamartini – si procederà tramite i percorsi attuati per lo screening di massa, nelle stesse modalità organizzative, alla vaccinazione del personale della scuola. Tutto è pronto per la vaccinazione di massa, grazie soprattutto al grande lavoro del nostro personale sanitario. Ci auguriamo che le polemiche politiche strumentali siano al più presto archiviate».
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