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Stop&go per l’info-point L’Edicola
Ripartirà in primavera:
visite e percorsi turistici

ANCONA - Dopo l'inizio sprint in autunno, l'arrivo della seconda ondata di Covid, le restrizioni governative e l'afflusso nullo di turisti ha fatto chiudere i battenti al chiosco di piazza Roma. Pronto un bando per accaparrarsi la gestione e favorirne la ripartenza

L’info-point chiuso

 

di Giampaolo Milzi

E’ “sfiorito” improvvisamente e in modo inaspettato il 31 dicembre scorso il nuovo Punto informativo turistico  che l’Amministrazione comunale aveva inaugurato nel settembre scorso in un angolo della parte destra di piazza Roma (per chi scende lungo corso Garibaldi). Chiuso, da allora, come congelato da un inverno, tra l’latro, fino ad ora in genere mite. Ma la bella notizia è che risboccerà in primavera, con un’apertura operativa a tempo indeterminato e una nuova gestione iper specializzata che lo renderà ancora più funzionale. Parola della direzione dell’Ufficio Turismo municipale.
Ci sono rimasti male, molti anconetani, quando si sono accorti della saracinesca tirata giù dello “office info-point” “L’edicola”. Coi due gentilissimi giovani dell’Informagiovani lì di fronte che, a turno, presidiavano appunto l’ex edicola della piazza, dispensando dritte, consigli, notizie, spiegazioni su itinerari relativi ai luoghi di valenza storica, architettonica e paesaggistica della bella Ancona. Che distribuivano piantine, opuscoli e mappe stradali. E anche riviste e quotidiani che in molti si soffermavano a leggere seduti nelle postazioni con tavolini accanto. Qualcuno aveva protestato anche via social. Le ragioni della chiusura: dopo la partenza sprint, l’arrivo della seconda ondata pandemica Covid, con relative altalenanti restrizioni e sparizione dei turisti, per la verità sempre rari, e di eventi culturali, ricreativi, spettacoli. Compresa la chiusura di musei e pinacoteca, che peraltro da un po’ hanno riaperto. Insomma, al Comune era sembrato che “L’Edicola” fosse diventata inutile, inutile come lo sperpero di denaro pubblico per tenerla in vita. Ma, sempre tormentone Covid permettendo, entro fine marzo si farà fortunatamente marcia indietro.

Il sindaco Mancinelli davanti all’Edicola il giorno dell’inaugurazione

La prossima settimana sarà pubblicato il bando progettuale per la gestione, di durata triennale con una spesa prevista fino a 230-250mila euro (di sicuro sopra i 210mila). L’Ufficio Turismo del Comune – diretto dalla funzionaria Roberta Alessandrini –  fa sapere informalmente che il progetto, rinvigorito, resterà coi suoi obiettivi di fondo quello iniziale: attraverso una serie di funzioni, informative e visite guidate, rafforzare il senso di appartenenza alla città, di conoscenza della ultra-bimillenaria Ancona; del resto la localizzazione, in pieno centro, è fortemente propedeutica, motore propulsore per tali mete. Fiore all’occhiello, la “ripartenza” dei percorsi guidati su prenotazione. Da settembre a novembre se ne erano tenuti cinque, tra questi quello su “Ancona ebraica” (con tappe in sinagoga e al Campo degli Ebrei al Parco del Cardeto), “Ancona Romana” (con visite alla antiche botteghe sotto la sede della Corte d’appello e alla necropoli sotto il parcheggio della Facoltà di Economia all’ex Caserma Villarey), “I vicoli della vecchia Ancona”. Un successo grandissimo, tanti, soprattutto anconetani, erano rimasti tagliati fuori, troppe le richieste.
Il raggio d’azione delle rinnovate visite primaverili ed estive sarà più ampio, con relativi “back office” con guide ancora più professionali; tra l’altro verrà recuperata la passeggiata per ammirare i tanti graffiti e murales presenti da piazza del Papa proseguendo fino a Capodimonte (saltata per Covid l’autunno scorso). Un progetto che comprenderà anche una fase di adeguata comunicazione e pubblicizzazione delle iniziative, tra cui anche conferenze, presentazioni di libri e di ricette gastronomiche tipiche anconetane all’aperto proprio accanto a “L’edicola”. Il vecchio periodo di operatività, con apertura dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30, potrebbe essere allungato. E potrebbero essere più numerosi gli addetti al front-office.
Insomma, il progetto “L’edicola”, va ribadito, come mezzo propulsore di un’Ancona che guarda anche al turismo. Col progetto “waterfront” per la valorizzazione del porto storico in prospettiva attuativa e la nuova stagione crocieristica in arrivo (sempre pandemia permettendo).
Ma, quanto ad Ancona città turistica, di fatto, a che anno siamo? Zero, uno, dicono i più critici. Attualmente in tutto il territorio municipale, ad esempio, non c’è neanche un ufficio informazioni, anche la Regione Marche ha chiuso quello che gestiva in area portuale, e questi uffici fanno comodo anche ai cittadini, o a chi viene nel capoluogo regionale anche da città vicine. A Palazzo Camerata è stato da tempo attivato un gruppo di lavoro che ha già costituito una prima sinergia tra “stakeholder”: baristi, ristoratori, albergatori, guide turistiche, tour operator, funzionari di musei, organizzatori di congressi (per fare alcuni esempi). Soggetti che, su iniziativa dell’Ufficio Turismo, saranno coordinati, tramite una convenzione, con gli esperti del Dipartimento di Scienza della formazione dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata. Scopo: offrire in modo specialistico ed efficace all’Italia e all’estero l’immagine di un’Ancona capace di stupire per le sue bellezze. Il tutto “oliato” da iniziative divulgative e pubblicitarie. Su questo fronte è stato già compiuto un primo passo. A gennaio l’Amministrazione comunale ha esperito una gara d’appalto, aggiudicatasi dalla società “Vanilla”, per la realizzazione di un portale web – pronto ad aprile – dedicato proprio all’Ancona turistica e alle sue perle, facilmente consultabile sia da computer, tablet e smartphone.

Inaugurata L’Edicola di piazza Roma

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