Sono iniziati mercoledì nel reparto Covid 3 dell’ospedale ‘Carlo Urbani’ di Jesi diretto dal dott. Marco Candela, in collaborazione con la dott. Anna Maria Schimizzi, le somministrazioni endovena di Bamlanivimab, un anticorpo monoclonale diretto contro la proteina spike di Sars-CoV 2. La terapia, previo consenso informato, prevede una infusione endovenosa degli anticorpi monoclonali in 60 minuti, seguiti da altri 60 minuti di cautelativa osservazione. Primo paziente ad assumerla – fa sapere in una nota l’Asur-Area vasta 2 – è stato un 44enne risultato positivo al Covid il 21 marzo, portatore di una forma di immunodeficienza e prontamente segnalato dal medico curante. L’ospedale di Jesi, secondo l’Asur Av2, «è stata la prima nelle Marche a formulare un progetto in merito a tale trattamento per il quale le evidenze scientifiche in letteratura depongono per una particolare efficacia in fasi precoci in pazienti con sintomi lievi/moderati dove e` risultato associato ad una significativa riduzione del numero di visite, accessi in Pronto Soccorso e ricoveri, dati quindi di particolare interesse nella corrente fase della pandemia caratterizzata da un iperafflusso di pazienti Covid nelle strutture ospedaliere». La popolazione candidabile al trattamento con anticorpi monoclonali riguarda soggetti di età superiore ai 12 anni, positivi per Sars-CoV 2, non ospedalizzati né in ossigenoterapia per Covid-19, con sintomi insorti entro 10 giorni in presenza di almeno un codificato fattore di rischio, parametri scrupolosamente indicati nel format proposto dalla Covid 3 e condiviso con Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta e Usca, ai quali spetta il compito di attivarne la prescrizione.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati