Demolire il PalaGuerrieri per ricostruire un nuovo palazzetto dello sport o ristrutturare quello esistente? E’ il dilemma che nei prossimi giorni dovrà scogliere l’amministrazione comunale di Fabriano.
L’impianto sportivo, inaugurato nel 1983, non solo non ha superato il test tecnico per ottenere la certificazione di sicurezza per lo svolgimento di pubblico spettacolo ma sarà dichiarato con ordinanza nel tutto inagibile nei prossimi giorni per criticità strutturali riscontrate nella copertura lignea dopo la perizia dell’ingegnere Stefano Bandieri. A spiegare i dettagli della vicenda, stamattina, è stato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, nel corso di una conferenza stampa convocata in modalità web. Al momento tutte le attività sportive sono sospese nel palas e l’ ingresso è interdetto agli atleti e alle società che possono comunque essere autorizzate dal Comune a prelevare i materiali custoditi all’interno.
«L’ordinanza di inagibilità sarà formalizzata a breve – ha annunciato Santarelli – Ci siamo presi più tempo per pubblicarla perchè siamo interessati a contemperare le esigenze di tutti. Stiamo valutanto sia il recupero del PalaGuerrieri sia la realizzazione di una struttura più moderna da mettere a disposizione della squadra di basket che milita nel campionato di serie B, della ginnastica artistica per gli eventi di rilevanza nazionale e per la boxe. Stiamo anche analizzato quali opzioni finanziarie e progettuali possono essere perseguite, soppesando bene costi e benefici. In questa fase quello che ci preoccupa di più sono i tempi di attesa per fruire della struttura sportiva, sia ristrutturata che realizzata ex novo, più che i costi che comunque non sono secondari». Sono molteplici le opportunità offerte ai Comuni in questo frangente per rinnovare il patrimonio immobiliare esistente. C’è il ‘Bando periferie’ attraverso cui lo Stato mette a disposizione contributi fino a 5 milioni di euro e permetterebbe nel caso di Fabriano di ristrutturare il PalaGuerrieri estendendo al contempo l’intervento di riqualificazione anche ad altri impianti della ‘cittadella dello sport’ che comprende la piscina (c’è già un progetto da 600mila euro per renderla polifunzionale) o il PalaCesari dove si allenano le ginnaste della Faber (esiste un progetto da 150mila euro), e che sosterrebbe inoltre il progetto di nuova illuminazione dello stadio. Ma tra le ipotesi c’è anche quello di accendere un mutuo per un nuovo immobile magari da realizzare sulla stessa superficie del PalaGuerrieri, attingendo inoltre contributi a fondo perduto messi a disposizione del credito sportivo per 700mila euro. Infine anche la Fip promuove finanziamenti per ripristinare e ammodernare la funzionalità di vecchi impianti sportivi oppure per costruirne di nuovi. Il percorso che avrebbe delineato la Janus Basket che del PalaGuerrieri ha fatto il suo tempio e che ora è stata costretta a trasferire squadra e staff tecnico al palas di Cerreto d’Esi. «Venerdì abbiamo in programma un incontro importante con la Janus e vediamo che direzione prendere» ha sottolinea il primo cittadino.
Conti approssimativi alla mano, stamattina, è stato tratteggiato un investimento di quasi 2 milioni di euro necessario per il restyling del PalaGuerrieri contro i 3-3,5 milioni per la realizzazione di una nuova struttura sportiva. «Il problema però è soprattutto legato al tempo – ha ricarcato il primo cittadino di Fabriano – e su questa questione non riusciamo a sbilanciarci perchè non c’è solo la tempistica necessaria ad esempio per costruire l’impianto, a monte c’è l’iter burocratico autorizzativo che sarà lungo. La situazione sarebbe stata diversa se avessi potuto utilizzare il PalaGuerrieri in attesa del nuovo palazzetto dello sport». Se si prenderà in considerazione di progettare un nuovo palas ci sarà inoltre da decidere chi sarà a costruirlo ed eventualmente con quale formula. Anche quella del project financing? «Il nuovo palas potrebbe essere comunale se finanziato con fondi pubblici ma anche privato. – ha sottolineato il sindaco – Nessuno infatti può ostacolare l’iniziativa privata di chi vuole investire a Fabriano. Il Comune non può dire no. Non mi sento di escludere alcuna opzione. La terza via potrebbe essere quella di aderire a uno dei bandi in essere con finanziamento a fondo perduto, a patto che l’Amministrazione pubblica sigli un accordo con una società sportiva nell’ottica del partenariato pubblico-privato che garantirebbe magari alla società la gestione dell’impianto stesso. Vediamo quello che succederà».
«Il Pala Guerrieri è inagibile: copertura lignea in cattive condizioni»
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