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Esuberi Elica,
il M5S incontra il vice ministro Todde
«Contrastare le delocalizzazioni»

VERTENZA - La consigliera regionale Simona Lupini: «A Fabriano, abbiamo un know how industriale di livello mondiale, non possiamo accettare che venga disperso»

Elica, il presidio dei lavoratori blocca la superstrada Ss 76, 20 aprile 2021

 

Un incontro snello, di circa un’ora e mezza, quello di questa mattina, tra il vice ministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde  e i rappresentanti marchigiani del Movimento 5 Stelle: più di 20 tra parlamentari, sindaci e assessori, oltre alle consigliere regionali Simona Lupini e Marta Ruggeri, che hanno organizzato l’incontro per fare il punto sulla vertenza Elica.  Durante l’incontro, a cui hanno partecipato anche i parlamentari fabrianesi Patrizia Terzoni e Sergio Romagnoli, il sindaco Gabriele Santarelli, e gli assessori Joselito Arcioni, Barbara Pagnoncelli e Ilaria Venanzoni, alla viceministra è stata presentata nel dettaglio l’evoluzione della vicenda Elica negli ultimi anni. La discussione è stata ampia: dai fondi non spesi dell’Accordo di Programma sull’ex ARDO, alla competizione fiscale che svantaggia sempre di più Marche, Umbria e Lazio rispetto, fino alle possibilità di diversificare gli attori e gli investimenti nel settore. L’incontro anticipa una serie di riunioni che la viceministra condurrà con i rappresentanti locali di altre aree in crisi: di fronte all’urgenza della crisi Elica, la viceministra Todde ha scelto di partire proprio con le Marche. Soddisfatta la consigliera regionale Simona Lupini: «La viceministra Todde, che ha la delega alle crisi industriali, ha una grande esperienza aziendale e conosce bene Fabriano: la trattativa con lei, per Elica, non sarà una formalità. Noi, come Movimento 5 Stelle Marche, ci muoveremo a livello regionale e in sinergia con quello nazionale, per misure che contrastino con sempre maggior efficacia delocalizzazioni e speculazioni sul lavoro, e aiutino a rilanciare un settore, quello del bianco, che può crescere con nuove sinergie. A Fabriano, abbiamo un know how industriale di livello mondiale, non possiamo accettare che venga disperso»

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