Un primo maggio diverso per i lavoratori di Elica. Una Festa del Lavoro amara per chi rischia di perderlo. Anche oggi non si è fermata la mobilitazione no-stop con i presidi di protesta davanti agli stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo. Un mese fa la multinazionale di Fabriano, leader mondiale delle cappe aspiranti e quotata in Borsa nel segmento Star, ha annunciato gli indirizzi strategici del piano industriale 2021-2023 che prevede per l’area Cooking Italia la trasformazione del sito produttivo di Mergo nell’hub alto di gamma, la delocalizzazione delle linee produttive a maggiore standardizzazione nello stabilimento di Jelcz-Laskowice in Polonia e l’integrazione nel plant di Mergo dell’attività del sito di Cerreto (da chiudere), con 409 esuberi stimati su 560 dipendenti del gruppo. Una riorganizzazione che, nelle intenzioni dell’azienda, terrà conto delle attuali normative sul blocco dei licenziamenti nel settore manifatturiero ma che preoccupa lavoratori, organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uil e istituzioni. Il tavolo tecnico di confronto che giovedì scorso doveva aprirsi al Mise è slittato a lunedì 3 maggio su richiesta di tutte le parti coinvolte nella vertenza e anche ieri i lavoratori della stabilimento di Cerreto hanno messo in atto un’ora e mezza di sciopero a scacchiera (vale a dire a frazioni di quarto d’ora, diversificati tra i vari reparti), A Mergo invece negli ultimi due giorni le maestranze hanno partecipando ad assemblee nei reparti che secondo il nuovo piano strategico annunciato dall’azienda dovrebbero essere oggetto di chiusura. Al presidio di questa mattina hanno partecipato anche il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, e quello di Mergo, Luca Possanzini. Presente anche il presidente della Provincia, Luigi Cerioni.
«Per la festa dei lavoratori abbiamo voluto dare un segnale inequivocabile: abbiamo scelto di essere tra gli operai Elica, riuniti in presidio. – spiega David Grillini – Per il primo maggio abbiamo voluto essere tra chi sta rischiando concretamente di perdere il posto di lavoro. Con il vice sindaco Michela Bellomaria mi sono recato presso i cancelli dello stabilimento Elica di Cerreto d’Esi, insieme al sindaco di Mergo Luca Possanzini e al vice sindaco Diego Furlanetto. La delegazione istituzionale si è poi spostata a Mergo, presso lo stabilimento Elica. È stata una mattinata molto significativa: abbiamo condiviso le preoccupazioni delle maestranze, abbiamo scambiato impressioni con gli operai e i delegati sindacali rispetto al tavolo convocato al Mise per analizzare la vertenza. Il Comune di Cerreto d’Esi si schiera e si schiererà sempre dalla parte dei lavoratori e continua ad impegnarsi affinché le produzioni rimangano qui. Dalla parte delle persone e delle famiglie, dalla parte del territorio».
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