E’ partito questa mattina alle 9.30 a Cerreto D’Esi il corteo della tute blu di Elica, solo qualche ora prima dell’incontro bilaterale tra il governatore della Marche, Francesco Acquaroli, con i vertici aziendali a palazzo Raffaello, previsto per le ore 13. Tra poco inizierà infatti un nuovo tavolo regionale istituzionale, dopo quello svolto la scorsa settimana con le organizzazioni sindacali, per verificare se ci sono le condizioni per ritirare il piano industriale 2021/2023 presentato dalla multinazionale di Fabriano lo scorso 31 marzo, che prevede la delocalizzazione in Polonia del 70% della produzione italiana, 409 esuberi, il ridimensionamento di reparti di Mergo e la chiusura totale dello stabilimento di Cerreto. Le tute blu si sono ritrovate con i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm proprio davanti a quest’ultimo stabilimento dove sono confluiti anche i colleghi di Mergo, poi la marcia verso palazzo comunale di Cerreto d’Esi per incontrare il sindaco David Grillini e la vice sindaco Michela Bellomaria. I lavoratori hanno firmato un documento per annunciare la ‘cassa di resistenza’ per chiunque voglia sostenerli anche economicamente, attivando un fondo in cui possono convogliare la raccolta fondi. Per partecipare alle sottoscrizioni è possibile fare ricarica sulla PostPay 4023 6009 4373 0533 utilizzando il Codice Fiscale della Rsu individuata che verrà fornito privatamente dai segretari territoriali anche tramite la chat Whatsapp ai seguenti recapiti telefonici: 3928493546; 3939580145; 3334377204
«Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Elica nella giornata odierna sono in sciopero e stanno manifestando a Cerreto d’Esi, dove è ubicato lo stabilimento di cui è stata annunciata la chiusura nel piano aziendale del 31 marzo. – scrivono in una nota le maestranze Elica in sciopero congiuntamente con il coordinamento sindacale unitario del Gruppo Elica- Ci stiamo mobilitando da due mesi perché riteniamo sbagliata la strategia aziendale incentrata esclusivamente sulla delocalizzazione dei modelli attualmente prodotti in Italia, da cui derivano i licenziamenti, a favore dello stabilimento polacco: nei fatti, così si sancisce il disimpegno dell’azienda dal Fabrianese e dal Paese. Crediamo necessario, invece, individuare e studiare tutte le misure da mettere in campo, per trovare il modo affinché il lavoro resti nel territorio; in questi anni siamo sempre stati capaci di individuare le soluzioni negli interessi di tutti ma ogni discussione non può che partire dal ritiro del piano dell’azienda, che invece sta andando avanti dritta per la sua strada senza preoccuparsi delle richieste e delle necessità che stiamo urlando da circa due mesi. Richieste che non sono solo delle organizzazione sindacali, quindi delle persone di Elica, ma di tutto il Territorio e delle Istituzioni a tutti i livelli». Nei prossimi giorni la protesta potrebbe estendersi anche alla Fime di Castelfidardo, azienda del gruppo Elica non interessata dai tagli.
Allo sciopero di oggi hanno partecipato anche i sindaci dell’entroterra montano di Mergo, Cerreto, Cupramontana, Matelica, Serra San Quirico, e tutti hanno firmato il documento che sarà consegnato in Regione. Tra i rappresentanti delle istituzioni anche la consigliera regionale Simona Lupini insieme alle rappresentanti 5 stelle l’on. Patrizia Terzoni (Camera dei Deputati) e l’assessore Barbara Pagnoncelli del Comune di Fabriano. «Oggi i lavoratori e le lavoratrici di Elica in sciopero hanno manifestato a Cerreto d’Esi: il clima nelle fabbriche si fa pesante e intimidatorio, e l’azienda non retrocede da un Piano che, contando l’indotto, potrebbe colpire fino a 1500 persone.- scrive Simone Lupini – Ho firmato senza indugi, insieme ai sindaci del territorio, l’appello dei lavoratori alla Regione: sto continuando a lavorare per fare squadra con tutte le Istituzioni e gli attori possibili, dobbiamo costruire una sinergia forte con il Ministero per difendere il futuro del nostro distretto industriale. Mi sto attivando per portare le rappresentanti del Governo qui, per toccare con mano la situazione».
Anche gli esponenti del gruppo assembleare regionale del Partito Democratico hanno sfilato in corteo con i lavoratori dell’Elica per chiedere il ritiro del piano industriale annunciato dall’azienda. Erano presenti il capogruppo Pd Maurizio Mangialardi e i consiglieri Antonio Mastrovincenzo, Manuela Bora e Romano Carancini. «Siamo qui – hanno spiegato i consiglieri regionali – perché condividiamo non solo le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, ma soprattutto per sostenere la richiesta che ormai da settimane stanno avanzando all’azienda, ovvero il ritiro del Piano industriale che prevede la delocalizzazione degli impianti in Polonia degli stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo e il licenziamento di oltre 400 persone. Solo soddisfacendo tale condizione, infatti, è possibile avviare un tavolo di confronto con la Regione Marche e il ministero dello Sviluppo economico affinché l’area del fabrianese non si ritrovi a vivere una nuova lacerante crisi sociale. Da parte nostra, rinnoviamo al presidente Acquaroli e ai suoi assessori, che oggi incontreranno nuovamente il management di Elica, la proposta di farsi latori delle richieste dei lavoratori, rinunciando a un’equidistanza che non fa altro che favorire l’operazione meramente speculativa dell’azienda a danno dei cittadini di questo territorio».
Stamattina anche i Giovani Democratici Fabriano e circolo Pd si sono uniti ai manifestanti in piazza a Cerreto d’Esi, al fianco dei lavoratori dell’Elica «per mostrare la nostra solidarietà a loro e alle loro famiglie ma anche per assicurare la nostra più totale collaborazione e stima per l’impegno che le rappresentanze sindacali e la politica istituzionale stanno mostrando per risolvere questa situazione. – spiega Alessandro Galli, segretario Giovani Democratici Fabriano- Fondamentale il ritiro del piano e la salvaguardia dei diritti e dei posti di lavoro. L’indotto dell’entroterra montano della provincia di Ancona non può continuare a subire questi duri colpi che vanno a massacrare un intero territorio già fortemente messo a dura prova».
«Molto importante e significativa la risposta delle istituzioni del territorio:hanno risposto positivamente all’invito del sindaco David Grillini, il presidente della Provincia Luigi Cerioni, il sindaco di Mergo Luca Possanzini e di Serra San Quirico Tommaso Borri, il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il primo cittadino di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci, il vice Sindaco di Apiro Roberto Morelli, l’ assessore Pagnoncelli in rappresentanza del Comune di Fabriano, la deputata Patrizia Terzoni, la presidente Anpi Cerreto d’Esi Mina Fortunati» ricorda una nota dell’amministrazione comunale di Cerreto d’Esi. «Al termine dell’iniziativa – rammenta il sindaco Grillini – abbiamo sottoscritto un documento proposto dalle sigle sindacali a sostegno degli ooerai ed operaie che abbiamo inviato al Presidente Acquaroli e all’assessore regionale Aguzzi, in previsione dell’incontro con Elica previsto per questa mattina alle 13. Il documento è stato sottoscritto dai rappresentanti dell’amministrazione comunale presenti : il vice sindaco Michela Bellomaria, gli assessori Daniela Carnevali e Stefano Stroppa, la capogrupoo di maggioranza Adele Berionni, il presidente del consiglio comunale Roberto Burini. Come amministrazione comunale continueremo a sostenere le maestranze Elica nella loro lotta per salvaguardare il proprio posto di lavoro e continueremo a dialogare con le sigle sindacali e con le istituzioni a tutti i livelli affinché il piano industriale presentato da Elica venga respinto. La politica locale farà la sua parte con impegno e partecipazione».
(ultimo aggiornamento alle ore 19)
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