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Elica, Mangialardi interroga Acquaroli

ANCONA - Il Consiglio regionale discuterà nella prossima seduta l'interrogazione a risposta immediata presentata dal capogruppo del Pd. «La revisione del piano industriale della multinazionale di Fabriano deve avere un solo obiettivo: la difesa dei posti di lavoro negli stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo» sottolinea

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«Seppur in ritardo, e forse mal volentieri, finalmente sembra che anche il presidente Acquaroli, uscendo dal suo solito torpore, abbia deciso di spendere qualche parola contro lo sciagurato piano industriale di Elica che, a tutt’oggi, prevede la delocalizzazione in Polonia degli impianti di Cerreto d’Esi e Mergo e il licenziamento di 409 lavoratrici e lavoratori. Ne prendiamo atto positivamente, ma ora Acquaroli dica al consiglio regionale quali concreti interventi la Regione Marche intende attuare per tutelare gli attuali livelli occupazionali».Commenta così il capogruppo regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, le risultanze dell’incontro svoltosi ieri tra la giunta regionale e le organizzazioni sindacali in merito alla vertenza Elica, ha presentato insieme al gruppo assembleare del Pd un’interrogazione a risposta immediata che sarà discussa prossimamente in consiglio regionale. «La disponibilità data negli ultimi giorni dall’azienda a rivedere il Piano – sottolinea Mangialardi – è frutto esclusivo della coraggiosa mobilitazione che da quasi due mesi stanno portando avanti le organizzazioni sindacali. Va da sé, però, che questa revisione deve avere un solo obiettivo: la difesa dei posti di lavoro negli stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo. Riteniamo che la Regione Marche debba mettere in campo tutta l’autorevolezza di cui dispone affinché i sacrifici compiuti dai lavoratori non siano vanificati da un estenuante e logorante gioco delle parti».

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