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Torna il rito del caffè al bancone:
«Mancava la coccola della chiacchiera,
finalmente siamo tornati a respirare»

ANCONA - Cappuccino e pasta di nuovo, comodamente, al banco con la possibilità e la voglia di scambiare due parole con il barista o con altre persone, mantenendo sempre i distanziamenti come da norme anti Covid. I titolari dei locali: «Quella di oggi è una giornata di felicità per tutti»

L’interno del bar Giuliani

di Alberto Bignami (foto di Giusy Marinelli)

Primo giorno di caffè e colazioni, questa volta anche al bancone dei bar. Quel senso di normalità, quel “rito” che a molti anzi, probabilmente a tutti, mancava da troppo tempo, si è potuto tornare a farlo da questa mattina. E’ bastato forse anche il solo tintinnio delle tazzine, che faceva capolino in strada dagli ingressi dei locali, per capire la voglia che c’era da parte della gente di tornare a fare la colazione all’italiana. I sorrisi e la gioia non sono solo dei clienti, ma anche dei titolari dei vari locali. Caffè al banco, sì, ma anche cene  e pranzi al ‘coperto’ da oggi. 

Elisa Campanella del Giuliani

«E’ semplicemente bello. Non saprei come altro definirlo – dice Elisa Campanella del Giuliani in corso Garibaldi -. I clienti non hanno ancora le idee chiare, ma è ricominciato quel rapporto: bancone e barista, come era originariamente. Sempre attenti alle regole, finalmente però si ricomincia. Si predilige l’esterno – prosegue – mentre il bancone viene scelto per una colazione un po’ più veloce ma che, comunque, non è mai come era quella d’asporto. Sì siamo davvero felici».

 

Alessandro Governatori del Bar Torino

«Siamo contenti. La gente è contenta – commenta Alessandro Governatori del Bar Torino, sempre lungo il corso principale -. E’ stata una mattinata molto attiva anche se alcuni clienti pensavano si potesse entrare addirittura senza mascherina o che ci si potesse fermare al bancone, quando invece ci si deve stare per il tempo necessario a consumare quanto ordinato. Ovviamente abbiamo fatto notare che ci sono ancora le regole da rispettare e che non siamo in una situazione “Covid free”. Si torna però, e finalmente – fa soddisfatto -, a respirare. Sono anche tornate quelle “chiacchiere”, tipiche delle colazioni al banco.»

Antonio Avello del Caffè Roma

«Stiamo lavorando – commenta Antonio Avello del Caffè Roma in piazza Roma -. I clienti hanno apprezzato. La gente, si nota bene, non vedeva l’ora di uscire. Sono felicissimi loro, e lo siamo ovviamente anche noi. Ogni tanto – conclude – dobbiamo ovviamente ricordare le regole che devono essere seguite perché non tutti hanno capito che non siamo in zona bianca».

Sara Ambrosio di Amarcord

Al locale Amarcord in piazza della Repubblica, i tavoli sono ben distanziati e chi li occupa ne approfitta subito anche per fare la pausa pranzo, seduti. «Le colazioni – dice Sara Ambrosio -, sono partite fin da subito, dall’apertura. Così è stato, più tardi, anche per il pranzo. Il bancone – prosegue – mancava. Un cliente ha fatto quasi della poesia dicendo proprio, nel fare colazione: “Mancava la coccola della chiacchiera”. Io – conclude – non posso dire che non sia vero. Oggi, è una giornata diversa e speriamo vada sempre meglio per tutti».

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