Mentre proseguono i controlli anti smog in piazza Cavour disposti dalla Procura, la giunta ha approvato la proposta dell’ex primario di pneumologia di Torrette Floriano Bonifazi. Il Piano Inquinamento Ancona, presentato al Comune a marzo 2016, può finalmente diventare operativo. Il progetto torna adesso alla Regione, chiamata a mettere in pratica l’idea del dottore e consulente del presidente Ceriscioli. Il progetto prevede una centralina mobile, in viaggio per la città, che raccolga costantemente i livelli di polveri sottili, pm10, pm2.5 e pollini. Incrociando queste analisi con i dati di accesso al pronto soccorso di Torrette e dell’Inrca per patologie cardiorespiratorie, insieme con la residenza anagrafica dei pazienti, è possibile tracciare una mappa della pericolosità della città. Un primo risultato sarebbe quello di dare allarmi e indicazioni ai cittadini sulle zone da evitare quando ci sono picchi di sostanze dannose, fare prevenzione, e mettere in atto politiche e iniziative mirate e su misura per la riduzione delle varie fonti di inquinamento. Una rete che nel breve periodo può evitare i casi acuti, come gli attacchi di asma e le allergie, ma anche prevenire e studiare lo sviluppo di malattie croniche in città e nel lungo periodo costruire un archivio storico delle patologie. Un monitoraggio che, secondo l’ex primario, potrebbe costare circa 100 mila euro (leggi le dichiarazioni di Bonifazi). E’ un primo passo per rispondere alla mancanza cronica di controlli della qualità dell’aria, che ha spinto la Procura ad aprire un fascicolo, in risposta ad un esposto dei residenti del centro, e ordinato all’Arpam di eseguire i campionamenti in piazza Cavour, avviati già dallo scorso dicembre (leggi l’articolo). L’agenzia regionale per l’ambiente ha anticipato che entro l’anno verrà installata una nuova centralina pm10, in aggiunta all’unica stazione attiva alla Cittadella (leggi l’articolo).
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