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Vaccini, Confindustria Marche
sospende il piano dei 30 hub
e lascia libertà di scelta alle aziende

ANCONA - Così ha deciso ieri sera il Consiglio di Presidenza dell'associazione di categoria «in considerazione degli annunci della Regione circa la grande disponibilità di sieri». E' stato comunque deliberato di mantenere validi gli accordi sottoscritti con le strutture sanitarie private confermando il supporto alle imprese socie che intendano mettere a disposizione dei collaboratori sedi di vaccinazione alternative a quelle pubbliche

Il Sistema confindustriale delle Marche si è attivato sin da marzo per organizzare un programma di vaccinazioni a supporto delle imprese nel rispetto del Piano nazionale.« Confindustria Marche ha siglato un accordo con le strutture sanitarie private, condividendolo con altre associazioni di categoria, attivando un’interlocuzione costante con la Regione per essere pronti non appena fossero stati resi disponibili i vaccini per le aziende» ricorda una nota dell’associazione di categoria degli industriali. Nel frattempo la vaccinazione pubblica è andata avanti per fasce d’età secondo le direttive nazionali, con accelerazioni negli ultimi periodi, estendendola via via anche ai più giovani. È annuncio di questi giorni l’apertura da oggi 5 giugno delle prenotazioni dei vaccini per ogni fascia d’età.

«Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Marche si è riunito ieri sera e ha colto l’occasione anche per fare il punto sulla campagna di vaccinazione.- prosegue il comunicato – In considerazione del fatto che la campagna sta procedendo a ritmi serrati ed è presumibile che la gran parte della popolazione regionale possa essere vaccinata entro il mese di giugno, il Consiglio ritiene che non sia più necessaria l’attivazione dei 30 hub vaccinali previsti inizialmente dall’accordo prima richiamato. Tuttavia al fine comunque di garantire che le aziende che lo ritengano utile possano mettere a disposizione dei propri collaboratori delle sedi di vaccinazione alternative rispetto a quelle organizzate dal Sistema sanitario nazionale ha deliberato di mantenere validi  gli accordi sottoscritti con le strutture sanitarie private  confermando in tal modo il proprio supporto per le imprese socie. Tutto ciò anche in considerazione degli annunci della Regione circa la grande disponibilità di vaccini». In questo modo il sistema confindustriale delle Marche intende confermare il proprio contributo alla campagna di vaccinazione, lasciando alle imprese e ai loro dipendenti la facoltà di utilizzare il canale e le strutture private convenzionate, nonché le strutture aziendali offerte. Sarà comunque anche l’occasione per sperimentare tale modalità organizzativa, nella prospettiva di eventuali necessità di ulteriori vaccinazioni nel prossimo inverno.

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