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Vertenza Elica, Lupini:
«Insufficiente la trattativa
su 80 esuberi di personale»

FABRIANO - La consigliera regionale del M5S chiede a tutti i rappresentanti politici di maggioranza e minoranza di concentrarsi «sulle soluzioni per rendere competitivo il territorio»

Simona Lupini in uno dei cortei di protesta con i lavoratori Elica

 

 

«Fumata nera per il puzzle Elica a Fabriano: l’azienda al tavolo con le istituzioni locali, nonostante il congelamento del piano industriale, si è dichiarata disponibile a trattare solo su 80 esuberi». Sulla questione torna anche il gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, con le consigliere Marta Ruggeri e Simona Lupini. La Lupini in particolare, eletta a Fabriano e da subito molto attiva sul versante delle crisi industriali, e che lo scorso 18 giugno ha promosso con il Comune di Fabriano l’incontro “Focus Lavoro” con la viceministra allo Sviluppo Alessandra Todde e la sottosegretaria al Lavoro Rossella Accoto. «Al tavolo con le Istituzioni locali, – rimarca Simona Lupini – Elica ha ipotizzato di ridurre di 80 persone gli esuberi, mantenendo la chiusura dello stabilimento di Cerreto d’Esi: una proposta assolutamente insufficiente – commenta la consigliera regionale, invitando le Istituzioni a non abbassare la guardia – Il prossimo appuntamento sarà di nuovo col Mise: azienda e sindacati dovranno confrontarsi su proposte sostenibili. La politica si concentri sulle soluzioni per rendere competitivo il territorio: ai miei colleghi di maggioranza e opposizione in Regione, chiedo di concentrarci su questo. I lavoratori e le lavoratrici di Elica hanno bisogno di soluzioni concrete». Il piano industriale 2021-2023 annunciato dalla multinazionale lo scorso 31 marzo prevede 409 esuberi, la delocalizzazione in Polonia del 70% delle produzioni Italiane e la chiusura dello stabilimento di Cerreto d’Esi.



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