Entro i prossimi 15-20 giorni, quindi a settenbre, saranno sistemate le fessurazioni comparse sulla pista d’atletica di via Vescovara, a Osimo, dopo il recente intervento di restyling. Sono inoltre in arrivo i 75mila euro di contributi regionali che permetteranno anche di acquistare le nuove attrezzature. A garantirlo in consiglio comunale è stato oggi pomeriggio il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) nel rispondere all’interrogazione a tema presentata dalla Liste civiche che chiedevano come mai i lavori, costati 375mila euro, abbiamo prodotto questi effetti non positivi. Pugnaloni ha ribadito che l’impianto è stato ristrutturato d’accordo con la Fidal «sulla parte più logora e mentre ricominciavano le attività sportive però si è aperta una piccola crepa su un’altra parte della pista, ora interverremo per sistemarla con un investimento di circa 5mila euro. La pista è stata realizzata con i fondi di Italia ‘90 ma è stata creata su un terreno di riporto, su una falda. Se necessario prima della fine del mandata amministrativo, faremo anche un secondo sostanzioso intervento».
La risposta non ha soddisfatto il consigliere Sandro Antonelli (Liste civiche) che ha avanzato dubbi sulla correttezza di modalità e tempistiche dei lavori svolti. «Gli atleti evidenziano che il fondo non è stato realizzato correttamente e se si cammina anche sui 2 rettilinei si percepisce la presenza di avvallamenti, Pensate ad Angelica Ghergo e Gaetano Schimmenti, i nostri due campioni che lì si allenano, che corrono a forte velocità e che sentono questo disagio, anche pericoloso. – ha sottolineato – Oltretutto non abbiamo capito come verrà risolto il problema. Dopo l’approvazione dell’ultimo regolamento comunale, i fruitori dell’impianto pagano una quota per entrare in quella struttura ma al momento crediamo che non offre sicurezza proprio per gli avvallamenti».
Nel corso del dibattito consiliare, oggi pomeriggio è anche emerso che per le panche in pallet, sistemate attorno alla fontana della Pupa, in piazza Boccolino, area con vicoli storici, non è stato richiesto il parere dalla Soprintendenza, come anche per il murale realizzato sul soffitto del mercato coperto, luogo di interesse culturale. Nel rispondere alle due interrogazioni presentate dal consigliere Stefano Simoncini,ex sindaco di Osimo delle Liste civiche, l’assessore Mauro Pelllegrini ha spiegato che a suo giudizio per l’installazione temporanea delle panche in piazza, avvenuto a luglio 2020 nel post lockdown per favorire l’asporto di cibo e bevande dai locali e ancora presente, non erano necessari ne’ l’autorizzazione paesaggistica ne’ il parere della Sovrintendenza.
Simoncini ha ribadito che «quelle sedute di pallet sono installazioni da sagra dei frescarelli. Serve il nulla osta, sentiremo con un esposto ad hoc la Sovrintendenza stessa per capire se potevate fare questo scempio, ripetuto quest’anno. La pandemia non ha permesso ai Comuni di saltare a pie pari le leggi». Anche sulla questione del murale dipinto dall’artista giapponese sul soffitto del mercato orotfrutticolo di via San Francesco assessore e consigliere sono rimasti arroccati su posizioni opposte. Pellegrini ha chiarito che la Soprintendenza ha dato l’ok ai lavori di manutenzione straordinaria per quell’ala del mercato con il finestrone, gravata da un vincolo specifico. «Il murale è un’opera promossa da una associazione ed era collegata alla mostra del Campana – ha specificato Pellegrini – per un investimento di 180mila euro comprensivo dell’intervento al mercato coperto ma anche di tanti altri eventi collaterali».
Poi ha aggiunto che la stessa associazione è anche referente del progetto MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche, promosso dall’assessore regionale Giorgia Latini per la valorizzazione diffusa delle più contemporanee forme d’arte del territorio. «Ma glielo avete detto alla Soprintendenza che oltre ai lavori di manutenzione straordinaria al mercato coperto c’era un intervento di street art? – ha domandato Simoncini nella replica – Quando si tratta di beni storici non si può trattare un muro con valenza architettonica come un muro in cemento armato. Nessun architetto della Soprintendenza avrebbe autorizzato quell’opera di street art che ci è costata 12mila euro e che non doveva essere fatta li, ma su un altro supporto, in periferia, magari sulla facciata del ‘grattacielo’ di via Leopardi. E il progetto dell’assessore regionale Giorgia Latini non c’entra proprio niente».
In apertura di seduta il sindaco Simone Pugnaloni ha voluto comunque rispondere all’interrogazione presentata in via urgente (ma non iscritta all’ordine del giorno) dal consigliere Achille Ginnetti (Progetto Osimo Futura) sul caso dei controlli dei green pass in un istituto scolastico di Osimo, sollevata da polemiche e articoli di stampa. «Dobbiamo far rispettare le regole, – ha detto il sindaco di Osimo nell’aula consiliare virtuale – Potremmo interessare la proprietà degli immobili, la provincia di Ancona, a tutela degli studenti che frequentano l’istituto in questione ma mi sembra di aver letto che il dirigente ha smentito se stesso e garantirà l’entrata in sicurezza secondo le regole, Aspettiamo di vedere che succederà il primo giorno di scuola».
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