«La riapertura della Ferrovia Subappennina Italica, ad un anno dall’insediamento della giunta Acquaroli, è un simbolo concreto che si aggiunge alla visione che la Regione Marche ha delle infrastrutture». Così l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli questa mattina ha esordito all’avvio della conferenza stampa di presentazione della “Ferrovia Subappennina Italica” propedeutica al viaggio inaugurale del treno storico che partirà domenica prossima, 26 settembre, con tratta Ancona-Fabriano-Pergola e che replicherà il 3 e 24 ottobre.«Le Marche sono una regione che vuole essere sempre più interconnessa e intermodale, – ha aggiunto – puntando, per ciò che riguarda il trasporto ferroviario, al raddoppio e velocizzazione della Orte–Falconara e alla collaborazione con i colleghi della dorsale Adriatica, dall’Emilia Romagna alla Puglia, per l’alta velocità, connettendo le grandi reti alle linee dei territori interni, in una efficace e pragmatica sinergia tra costa ed entroterra. In questa ampia visione s’inserisce la riapertura della ferrovia Fabriano-Pergola».
Nell’anno europeo delle ferrovie e seguendo le indicazioni di Bruxelles non risulta superfluo ricordare «come entro il 2030 su rotaia o per vie navigabili dovranno viaggiare almeno il 30% delle merci, percentuale che salirà al 50% nel 2050. – ha proseguito l’assessore Baldelli – Nel 2050 anche la maggior parte del traffico passeggeri dovrà avvenire su treno o per vie navigabili. Oggi l’Italia si attesta invece su percentuali bassissime (solo il 7% di passeggeri e l’11% delle merci viaggiano sui treni), nonostante il livello più alto di sostenibilità e sicurezza sia rappresentato proprio dal treno, con una mortalità pari a 0,1 su 1 miliardo per km percorso, contro lo 0,23 di autobus e 2,7 di auto. Il raddoppio e la velocizzazione della Orte – Falconara, l’intesa con le regioni della dorsale Adriatica per una sinergia concreta per l’alta velocità, l’inaugurazione di una ferrovia chiusa dal 2013 che si interconnetta con una viabilità stradale moderna e veloce alla quale stiamo lavorando, vuole essere dunque un segnale concreto della nuova visione delle infrastrutture regionali, al servizio della mobilità di turisti e di tutti i cittadini, dalla costa all’entroterra. Le Marche negli ultimi 15 anni sono state purtroppo ad una serie di chiusure, mentre da un anno a questa parte stiamo lavorando alle riaperture, presentandoci sui tavoli ministeriali, a Rfi, Fondazione Fs, così come ad Anas e Società Autostrade, con idee e progetti che mancavano da decenni».
Presenti all’incontro stampa di Palazzo Raffaello anche il direttore operativo Rfi Nicola D’Alessandro; il direttore commerciale Rfi Christian Colaneri che ha rimarcato il «grande lavoro di squadra profuso attraverso l’utilizzo delle energie impiegate in tempi brevissimi, ripristinando 31 chilometri di tratta ferroviaria dismessa»; il direttore generale Fondazione Fs italiane Luigi Francesco Cantamessa che ha sottolineato come «le Marche sono un avanguardia, sono infatti la prima e unica regione che ha contattato Fondazione Fs italiane per studiare e realizzare la riapertura di una tratta storica, un progetto avvincente, perché i territori interni, tutte le Marche e i turisti che verranno a visitarle, potranno beneficiare di un turismo colto, sostenibile e godere di una esperienza unica attraverso il viaggio con un treno storico».
La Ferrovia Subappenninica Italica nasce come una dorsale alternativa alla linea costiera Adriatica e raggiunge la Valle del Cesano, attraversando alcuni tra i luoghi più affascinanti delle Marche. Il treno storico partirà da Ancona alle 9:35 e arriverà a Fabriano alle 11:05, dov’è prevista la cerimonia di inaugurazione alla presenza dei Sindaci dei territori coinvolti. La partenza da Ancona «non è stata scelta a caso – ha sottolineato l’assessore Baldelli – poiché il nostro capoluogo deve diventare la porta delle Marche sull’Italia e sul mondo». Il treno proseguirà poi verso Sassoferrato e Bellisio, lambendo il suggestivo Santuario della Madonna del Sasso, per giungere infine a Pergola. Nel corso della giornata i passeggeri visiteranno il Museo dei Bronzi Dorati di Pergola, le miniere di zolfo di Cabernardi. L’intero percorso sarà accompagnato dalle storie e dall’attività di animatori e guide. Sarà possibile degustare, sul treno e poi a pranzo in alcuni ristoranti locali, alcune delle eccellenze enogastronomiche del territorio (Info. e prenotazioni on line su: https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/treni-storici/2021/9/26/treno-storico-da-ancona-per-fabriano-e-pergola.html oppure su Facebook: https: //www.facebook.com/Subappennina-Italica-104402218633110).
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