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Test salivari antigenici, beffa per la Regione:
«Ha speso più di mezzo milione
ma non sono validi per il Green pass»

COVID - La critica del consigliere dem Antonio Mastrovincenzo, dopo la circolare del ministero della Salute che li ha esclusi dall'elenco. La giunta ne aveva acquistati 500mila. «Un'altra scelta totalmente sbagliata da parte dell'assessore alla Sanità e un altro acquisto avventato da parte. Credo che qualcuno debba dare delle valide spiegazioni per tutto questo»

tamponi-salivari

 

Test salivari antigenici per il green pass, beffa per la Regione Marche. Ne erano stati acquistati 500mila, ma proprio ieri il ministero della Salute in una circolare ha specificato che «i test antigenici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde Covid-19». Lo fa notare il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo. «La Giunta regionale – ha scritto – ha acquistato 500.000 test antigienici rapidi salivari utili al rilascio del green pass. Peccato che proprio ieri il Ministero della Salute ha escluso che i test salivari possano essere utilizzati con questa finalità. Un’altra scelta totalmente sbagliata da parte dell’Assessore alla Sanità e un altro acquisto avventato da parte del governo regionale che è costato oltre mezzo milione di euro ai cittadini marchigiani. Credo che qualcuno debba dare delle valide spiegazioni per tutto questo». E a poco, al momento, vale la protesta dell’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini. «È incomprensibile la decisione del Ministero della Salute per cui i tamponi antigenici salivari rapidi non sono idonei al rilascio del green pass – ha dichiarato – studi scientifici delle università di Padova e Singapore e pubblicazioni dell’autorevole rivista Nature ne confermano la validità al pari degli altri. Inoltre, se per lo stesso Ministero i salivari sono validi per soggetti fragili e personale sanitario perché non lo sono anche per i ragazzi che fanno sport fuori dall’orario scolastico? In questo modo famiglie sono costrette a spese extra per effettuare i tamponi oro-nasofaringei che sono anche molto più cari. Mi auguro che si riveda subito questa decisione che appare di natura politica piuttosto che sostanziale. La Camera ha votato a favore di un ordine del giorno con cui la Lega ha chiesto di equiparare gli strumenti di screening covid in funzione del rilascio del green pass  – conclude l’assessore Latini – Poiché i salivari rientrano a pieno titolo tra questi strumenti, è necessario considerarli idonei a tutela dei diritti di tutti, famiglie in particolare, senza discriminazioni tra vaccinati e non». 

 

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