Venerdì prossimo a Falconara si terrà un convegno sull’arretramento della ferrovia adriatica a cui parteciperanno varie autorità. «E’ evidente che si tratterebbe di un’opera che avrebbe conseguenze importanti per molte città costiere dove la ferrovia corre a ridosso del mare ed in taluni casi a brevissima distanza dalle abitazioni. E’ però evidente che se non si vuole generare una ennesima incompiuta, come le tante che il Movimento 5 Stelle ha trovato quando è andato al governo, non è auspicabile intervenire su una singola realtà. Si dovrebbe dapprima procedere alla stesura di un progetto di fattibilità». Commenta così il senatore Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Trasporti, l’iniziativa del Comune di Falconara.
«Per spostare nell’entroterra la ferrovia che è stata realizzata alla fine del 1800 si dovrebbero spostare i binari e dunque realizzare un numero elevatissimo di gallerie, ponti e viadotti dalla Romagna alla Puglia. – prosegue il parlamentare marchigiano – Si dovrebbero anche riprogettare quasi tutte le stazioni che sono tutte ubicate all’interno delle città e garantire la connessione con il centro città con problemi non sempre facilmente risolvibili, soprattutto per i piccoli comuni sempre a corto di finanziamenti. Il rischio sarebbe quello di vedere tanti cantieri iniziati e mai finiti con costi costantemente in aumento. E che non si parli di project financing perché in tante autostrade lombarde o venete dove i privati avrebbero dovuto garantire gli stanziamenti necessari dopo oltre un decennio per completare le opere ci si rivolge sempre e solo a Pantalone».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati