Prove di alleanza tra M5S e Pd-centrosinistra a Castelfidardo. Quante chances ha di essere replicato il modello nazionale del patto giallorosso nella prospettiva del ballottaggio?
«E’ fattibile ma solo se il dialogo verrà incentrato sui punti cardine del programma che accomuna i nostri due schieramenti». Dopo l’esclusione dalla corsa per il secondo turno è possibilista Marco Tiranti, candidato sindaco di Pd–Bene in Comune, Uniti e Attivi, Sinistra Unita e Azione Civica Solidale. E’ pronto a ricevere la telefonata da Roberto Ascani (M5S-Castelfidardo Futuro) che invece ha raccolto la sfida elettorale del 17 e 18 ottobre. Il sindaco pentastellato di Castelfidardo, in corsa per il secondo mandato, a scrutinio chiuso ieri sera ha lasciato una porta aperta al centro sinistra. Un invito al confronto e alla opportunità di chiamare nella sua nuova giunta un esponente della coalizione Tiranti. Non sono state specificate le modalità per formalizzare l’accordo (apparentamento o appoggio esterno).
«La telefonata non mi è ancora arrivata ma è ovvio che ciascuno di noi, in via preliminare, dovrà confrontarsi con i suoi per analizzare il dato elettorale. – evidenzia Marco Tiranti – Sono anche io convinto che l’apporto delle nostre professionalità potrebbe aggiungere un contributo importante alla nuova giunta M5S. Ma in questo contesto non ci interessa tanto l’assessorato quando che siano portati avanti dalla nuova amministrazione comunale quattro punti del programma che in effetti condividiamo con il M5S, vale a dire la salvaguardia del lavoro, il futuro dei giovani tra scuola e cultura, la riqualificazione del centro storico e la tutela delle persone fragili in questo particolare momento di emergenza pandemica, con un occhio attento alla gestione dei Servizi sociali».
Roberto Ascani (M5S- Castelfidardo Futura), conferma che domani incontrerà le liste della sua coalizione per le necessarie verifiche. Va sottolineato che a Castelfidardo, in controtendenza con il dato nazionale, il Movimento 5 Stelle è risultato in questa tornata elettorale il primo partito della città con il 17, 67% dei consensi, seguito dal Pd con il 13,25%. I democrat annunciano già per fine anno o inizio 2022 il congresso. Al terzo posto in questa competizione elettorale si è classificato Fratelli d’Italia con il 12.24% , la Lega si è fermata al 7.27% (ma i 2 simboli di partito hanno portato in dote a Gabriella Turchetti quasi 2.200 preferenze) mentre il primo movimento civico della città è Solidarietà Popolare con il 17,83%. Un quadro elettorale dove non va tralasciato il dato dei votanti: al primo turno si è recato alle urne solo il 51,63% dei 16.027 elettori fidardensi (8277 votanti). Un trend decrescente dell’affluenza, mai così basso nella storia della città con il picco negativo del seggio 2 (Fornaci, 35,61%) e quello positivo del seggio 7 (Mazzini, 58,84%).
E proprio «agli indecisi, ai refrattari e agli astensionisti» intende rivolgersi Gabriella Turchetti (Fare Bene, FdI e Lega) nelle prossime due settimane di campagna elettorale. Le strategie per il rush finale sono in corso di affinamento anche in casa del centrodestra. La Turchetti neofita della politica e figlia di Peppina Fattori, la nonnina di Fiastra simbolo dei terremotati marchigiani, ha già ottenuto un importante risultato con la conquista del ballottaggio. «Nel tardo pomeriggio incontrerò il mio gruppo per fare il punto della situazione. – annuncia – Non ci sono però solo gli indecisi da convincere, a mio giudizio c’è anche da recuperare una sintonia di visione nel governo della città condivisa con altre forze politiche che non correranno per il ballottaggio. La mia figura è trasversale, proprio come la mia lista civica. Credo di poter essere appoggiata anche da persone non vicine ai partiti di centrodestra che mi sostengono. Conto di recuperare quei voti spontaneamente, insomma. Castelfidardo è una città con meno di 19mila abitanti, dove è necessario essere fattivi, recuperare un confronto dialettico per allontanare la sfiducia nei confronti delle istituzioni, testimoniata dal fenomeno dell’astensionismo». In questo contesto sarà importante capire anche come si muoverà Solidarietà Popolare anche se ieri sera il candidato sindaco Tommaso Moreschi avrebbe escluso apparentamenti. «Non ne abbiamo ancora discusso anche se la nostra linea in passato è sempre stata quella di rimanere neutrali e lasciare libero il nostro elettorato» riferisce Moreschi.
E se Ascani ha in animo di far posto nel suo esecutivo a un esponente del centrosinistra e sembra avere le idee chiare sulla professionalità ricercata, la Turchetti spiega di non aver ancora deciso a chi consegnerà le deleghe assessorili ma sa bene che caratteristiche dovrà avere la sua squadra. «So che utilizzerò 3 criteri di scelta: competenza, consenso elettorale ma anche empatia perchè il dialogo deve essere mantenuto vivo con la città per saper ascoltare le istanze dei cittadini» rivela.
(foto Giusy Marinelli)
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