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«Riaprite il reparto di Pediatria»:
presidio di protesta all’ospedale

FABRIANO - Lo organizzano per sabato mattina davanti al 'Profili' l’Associazione Fabriano Progressista, il Comitato per la Difesa del Punto Nascita, l’Azione Cattolica, il Gruppo Scout Fabriano 1 e la Croce Azzurra. Tutti possono partecipare

Un protesta per la soppressione del Punto Nascita e il ridimensionamento del reparto di Pediatria davanti all’ospedale Profili (foto d’archivio)

 

Presidio di mobilitazione, sabato prossimo, all’ospedale ‘Profili di Fabriano, per chiedere il pieno ripristino del reparto di Pediatria, smantellato nel 2018. Torna ad accendersi la protesta dei cittadini fabrianesi per chiedere l’apertura h24 della Pediatria, ad oggi operativa solo 6 ore al giorno a livello ambulatoriale ed esclusivamente dal lunedì al venerdì. «Sabato 9 ottobre, l’ospedale Profili ospiterà un presidio di protesta, convocato da forze politiche e associative cittadine: l’Associazione Fabriano Progressista, il Comitato per la Difesa del Punto Nascita, l’Azione Cattolica, il Gruppo Scout Fabriano 1 e la Croce Azzurra. – fanno sapere in un comunicato gli organizzatori del sit in – A scendere in piazza, sarà quindi una coalizione variegata, determinata però a non abbassare l’attenzione sul destino dell’ospedale fabrianese, che ancora attende nuovi investimenti nei reparti e nel personale, e anche che la Giunta onori l’impegno preso con il Consiglio regionale di muoversi con la Conferenza Stato-Regioni per la riapertura del Punto Nascite. Nonostante le promesse, infatti, nell’ultimo anno niente di concreto sembra essere cambiato nella vita del nosocomio di montagna. Gravidanze e parti sono ormai emigrati in gran parte verso l’ospedale di Gubbio, con un danno per le casse regionali. Tantissime le segnalazioni di disagi da parte di famiglie e genitori, spesso obbligate a rivolgersi ad altri ospedali o al privato per risolvere problemi o ottenere consulti che sarebbero facilmente gestibili con una continuità nel servizio». Il presidio si svolgerà a partire dalle 9.30, e sarà aperto alla partecipazione dei cittadini e dei gruppi «interessati a difendere la sanità dell’entroterra» sottolinea la nota.



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