Dopo il presidio di protesta davanti all’ospedale di Fabriano, il caso del reparto di Pediatria arriva in Consiglio regionale con un’interrogazione della consigliera Simona Lupini (M5S). Solo 6 ore di servizio al giorno, dalle 8 alle 14, dal lunedì al venerdì: questa è l’attuale operatività del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Fabriano che offre solo un servizio ambulatoriale dopo le smantellamento della piena operatività del reparto conseguente alla chiusura del Punto nascita, nel 2019. «La protesta dei cittadini è assolutamente giustificata: un orario del genere crea più problemi alle famiglie che lavorano di quanti ne risolva. – sottolinea in una nota la consigliera fabrianese Simona Lupini – I genitori sono costretti a spostarsi per decine di chilometri, verso Jesi o in Umbria, e questo stato di cose va avanti da davvero troppo tempo” sottolinea la consigliera Lupini, vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali “Bisogna riportare il prima possibile la copertura del servizio a 24 ore, e per farlo serve nuovo personale, il reparto non ha abbastanza organico». Ed ecco quindi l’interrogazione, promossa dalla consigliera regionale fabrianese insieme alla collega capogruppo Marta Ruggeri: «Sembra ci sia una disponibilità di ore per l’assunzione di uno specialista ambulatoriale. Avevamo già sollevato il tema lo scorso 24 maggio, e torneremo a chiedere all’assessore Saltamartini di procedere ad inserire nuovo organico: le famiglie dell’area montana meritano risposte».
La questione Pediatria a Fabriano è uno degli aspetti di una questione politica molto ampia, che include gravidanza, genitorialità consapevole e salute dei nascituri e delle madri: a breve inizierà l’iter per una nuova legge sui consultori, impegno ottenuto lo scorso anno dalla consigliera Lupini con il voto del Consiglio, mentre non si ferma la battaglia sui Punti Nascite dell’area montana. Anche qui, una mozione della consigliera Lupini impegna la Giunta a muoversi con il Governo e la Conferenza Stato-Regioni per rivedere i criteri che hanno portato alla chiusura del Punto Nascite di Fabriano. «La gravidanza non è soltanto un equipe di professionisti che ti aiuta nel momento del parti: è un processo lungo e complesso, tanto più in tempi di Covid. Essere vicini ai propri cari, venire seguite da assistenti sociali e specialisti, ricevere supporto psicologico durante la gravidanza e dopo il parto, poter avere risposte tempestive ai bisogni dei propri figli, conciliare la loro cura con il lavoro e la vita quotidiana: questi sono diritti inalienabili dei cittadini e delle cittadine, anche di chi vive in montagna e nelle aree interne delle Marche» conclude la consigliera Lupini, confermando il proprio impegno.
«Riaprite il reparto di Pediatria»: presidio di protesta all’ospedale
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