facebook rss

Un anno di giunta Acquaroli:
«Cambio di rotta e nuovi progetti,
ma Pnrr e Fano-Grosseto punti ciechi»

GLI INQUILINI di Palazzo Raffaello tutti schierati per spegnere la prima candelina, ma a parlare è solo il governatore, che traccia un bilancio di quanto realizzato finora nei vari settori, dal turismo, con «il Ct Mancini che è diventato un partner» alla sanità: «nel giro di 6-8 mesi, si entra nel vivo della stesura del Piano socio sanitario». Sul green pass: «le scene che ho visto questa mattina a Trieste mi sono dispiaciute molto»

 

di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)

Per essere precisi, la prima candelina andrebbe spenta domani. I nuovi inquilini di Palazzo Raffaello e Palazzo Leopardi si sono infatti insediati il 19 ottobre di un anno fa, ma la giunta ha deciso di celebrare l’anniversario con un giorno di anticipo, in una conferenza fiume durante la quale è stato tracciato un bilancio di quanto portato a casa finora.

Tutti gli assessori erano schierati, ma a parlare è stato solo il governatore Francesco Acquaroli, che in quasi un’ora – a metà intervento, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha pensato bene di versargli un bicchiere d’acqua – ha sciorinato le 31 pagine di “Bignami” in cui sono state riassunti i principali obiettivi raggiunti, suddivisi per settori.

«Quello del primo anno di mandato è un bilancio assolutamente positivo – commenta Acquaroli –. Abbiamo messo in campo una visione cercando di coinvolgere tutta la regione. È stato un anno fortemente condizionato dalla pandemia, quasi totalizzante per i primi sette mesi. È trascorso molto velocemente, ma abbiamo messo in campo anche molte progettualità».  Tra queste, ricorda il “jackpot” di aver agganciato come testimonial turistico Roberto Mancini, ct della nazionale di calcio campione d’Europa, «diventato un partner», ma anche l’inversione a U sugli ospedali unici («superiamo la logica dell’accentramento puntando all’adeguamento delle strutture nell’ambito di una rete ospedaliera integrata») e l’impegno per il cratere sismico.

Inoltre, fa sapere che «nel giro di 6-8 mesi, si entra nel vivo della stesura del Piano socio sanitario». «Il cambio di passo si è visto soprattutto nel dialogo e nel coinvolgimento di tutti», sottolinea, ma ci sono ancora punti ciechi: «l’uso del Pnrr, innanzitutto, che vede coinvolte poco e male le Regioni – e quasi esclusivamente in senso burocratico, non sulle linee di indirizzo –. Così si rischia di non dare le risposte che il nostro territorio aspetta da moltissimo e si limita la nostra possibilità di dare un apporto. Del Pnrr ricostruzione, per esempio, avremmo dedicato molto di più alle infrastrutture immateriali perché le riteniamo fondamentali. Vorremo portare la voce dei marchigiani al governo centrale ed alle istituzioni sovraordinate».

Altro nodo da sciogliere, quello della Fano-Grosseto: «nonostante Marche, Toscana ed Umbria la ritengano un’infrastruttura fondamentale, fatichiamo a vedere quei passi in avanti che avremmo voluto vedere in un anno». A margine, va poi sulla stretta attualità, commentando la dispersione con gli idranti del presidio no green pass di Trieste da parte delle forze dell’ordine: «c’è un forte disagio e molti vengono allontanati dalla vaccinazione da questo metodo. Il fatto che la frattura riguardi il 15% degli aventi diritto, non significa che non sia una frattura. Dobbiamo fare di tutto per cercare di parlare con queste persone per far capire loro l’importanza dell’adesione vaccinale. Le scene che ho visto questa mattina, sinceramente, mi sono dispiaciute molto».

Tra le azioni messe in campo che sono state evidenziate durante la conferenza, il rientro a scuola in sicurezza grazie all’investimento fatto (unica Regione in Italia) sulla ventilazione meccanica nelle scuole ed al potenziamento del trasporto pubblico, la legge per la valorizzazione dei borghi e il primo Festival culturale dei borghi MArCHESTORIE, la proposta di legge per l’istituzione dell’Agenzia del turismo e dell’internazionalizzazione e il bando per la destagionalizzazione, la trasformazione della SVIM in SVEM, Sviluppo Europa Marche. E poi ancora il lavoro per il rilancio del sistema logistico e intermodale regionale a partire dal Protocollo d’Intesa porto aeroporto interporto e aver ottenuto i fondi PNRR per i porti statali di Ancona, Pesaro e San Benedetto, le nove nuove rotte dell’aeroporto delle Marche, il masterplan delle infrastrutture stradali e il masterplan dell’edilizia sanitaria e ospedaliera, l’avvio del tavolo tecnico per la terza corsia A14 e il monitoraggio delle opere autostradali, lo sblocco dei cantieri per la banda ultralarga, la creazione del distretto biologico più grande d’Europa, la legge sull’enoturismo e la velocizzazione del 50% dei pagamenti alle imprese agricole, il rafforzamento delle filiere strategiche, lo stop agli ospedali unici: su quest’ultimo tema, va precisato che verranno, in alternativa, costruiti gli ospedali di Pesaro (a Case Bruciate per un costo di 140 milioni o a Muraglia per 170), Macerata, dove però mancano la progettazione e parte dei fondi (il costo stimato è di 140 milioni, di cui 55 finanziati) e San Benedetto (anche qui manca la progettazione e non è stato possibile stabilire l’importo). Si è poi parlato dell’avvio del percorso di ascolto sul territorio per la redazione del nuovo piano socio-sanitario, l’approvazione della legge sulla rigenerazione urbana, l’avvio dell’iter per la nuova legge urbanistica ferma al 1990, la prima Conferenza regionale dello sport, la riforma sulla riorganizzazione dell’ente dopo vent’anni e l’inizio del percorso per la nuova programmazione dei fondi europei 21-27.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X