Vertenze Elica, per i sindacati
è ancora fumata nera: «Insufficienti
le modifiche al piano industriale»

IL CORTEO delle maestranze fabrianesi oggi ha sfilato a Roma con quello degli operai della Whirlpool Napoli. Al termine del lungo tavolo ministeriale partito nel pomeriggio sono rimaste distanti le posizioni delle parti sul numero degli esuberi. Fim, Fiom e Uilm: «L’allocazione di alcuni modelli di vertical secondo l'azienda comporterebbe il recupero di 20 occupati, mentre altri 15 deriverebbero dalla internalizzazione da una lavorazione oggi fatta in conto terzi nella seconda metà del 2022, ulteriori 20 da una generica crescita del Tesla, infine altre 20 dal lancio di un nuovo prodotto nella seconda metà del 2023» - VIDEO

19 Ottobre 2021 - Ore 16:32

Facebook Twitter LinkedIn Whatsapp Stampa Email

Il corteo dei lavoratori Elica oggi a Roma, partito dalla Stazione Termini per arrivare al Ministero dello Sviluppo Economico

Si è concluso poco fa il vertice al Mise per la vertenza Elica: per Fim, Fiome Uilm sono insufficienti le modifiche del piano industriale proposte dalla multinazionale di Fabriano. Una lunga giornata di mobilitazione dei lavoratori a Roma e un lungo pomeriggio di trattative che, secondo le sigle sindacali, si è chiuso però con una fumata grigia. Al tavolo, caratterizzato anche da diverse sospensioni per colloqui separati e da riunioni in plenaria, erano presenti la viceministra con delega alle crisi industriali Alessandra Todde, l’ad di Elica Giulio Cocci, i rappresentanti dei sindacati di categoria e della Regione Marche.Fulcro del confronto i 409 esuberi previsti dal Piano strategico presentato lo scorso mese di marzo (al momento congelato) con la delocalizzazioni del 70% di produzioni dall’Italia verso la Polonia e la chiusura dello stabilimento produttivo di Cerreto D’Esi. Esuberi nel corse delle ultime settimane rimodulati e contenuti che avrebbero già portato salvaguardare145 posti di lavoro con un piano di reshoring che prevede già il rientro delle produzioni di cappe di alta gamma dalla Polonia allo stabilimento di Mergo.

«Nell’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico, Elica ha fatto passi insufficienti, modificando solo in parte il piano industriale discusso in sede locale. – sctivono in una nota le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm – Più in particolare nella proposta presentata dalla direzione di Elica, l’allocazione di alcuni modelli di vertical comporterebbe il recupero di appena 20 occupati, mentre altri 15 deriverebbero dalla internalizzazione da una lavorazione oggi fatta in conto terzi nella seconda metà del 2022. Il recupero di ulteriori 20 persone deriverebbe, infine, da una generica crescita del Tesla, altre 20 dal lancio di un nuovo prodotto sempre legato alla linea Tesla nella seconda metà del 2023. Il sindacato può condividere l’idea di recuperare efficienza e competitività al fine di avere una fabbrica più solida, ma non può condividere il progetto di puro e semplice ridimensionamento». Al di là delle perplessità le trattative sindacali non sono interrotte ma al momento si è preferito aggiornare la riunione.

Questa mattina cinquecento lavoratori, 300 di Elica spa e 200 di Whirlpool Napoli, sono arrivati nella capitale per manifestare davanti al Ministero dello Sviluppo Economico. Oggi a Roma erano in calendario, infatti, i tavoli di crisi per risolvere le due vertenze che in queste ultime ore hanno visto “Napoli e Ancona uniti nella lotta. Non molleremo mai”. come scandito negli slogan dalle maestranze e dai rappresentanti sindacali di Fim Fiom e Uilm. L’agenda dei lavori, però, ha subito forti ritardi nella tabella di marcia rispetto ai tempi previsti. Alle ore 16 era ancora in atto il vertice sulla Whirlpool, partito intorno alle 15,30 anzichè alle 10.30 perché il ministro dello Sviluppo economico oltre ad essere stato convocato ieri sera dal premier Draghi per la cabina di regia, è stato poi in audizione alla Camera sull’Ilva. Siè inevitabilmente allungato anche l’orario della riunione dedicata a Elica, la multinazionale di Fabriano, inizialmente fissato alle 12.30 di questa mattina.