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Vaccinazioni, Ancona prima con l’82,8%
«Enorme flessione dopo l’estate
Confido nelle cure con anticorpi monoclonali»

I DATI - La provincia con il numero più basso di persone che hanno ricevuto due dosi è quella di Macerata. L'assessore Saltamartini: «Rispetto l'idea di chi non vuole vaccinarsi anche se è ancora lo strumento principe». Sui posti letto in area medica: «Situazione sotto controllo»

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Il lavoro al centro vaccinale di Civitanova

 

Vaccini, Macerata è ultima nelle Marche per numero di persone che hanno ricevuto le due dosi. Il dato è riferito ad oggi ed è stato fornito dalla Regione su richiesta di Cronache Maceratesi. Dall’inizio della campagna vaccinale nel Maceratese ha ricevuto la doppia dose del siero il 71,4% delle persone. La provincia che ha il maggior numero di vaccinazioni è quella di Ancona (82,8%), seguita da quella di Ascoli con il 78,8% e poi da quella di Pesaro con il 76,2% e da Fermo con il 77,1%. «Dopo l’estate c’è stata una flessione enorme all’accesso alle vaccinazioni – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini -, ritengo che sia ancora lo strumento principe ma rispetto l’idea di chi non ritiene di vaccinarsi e a questo riguardo per chi dovesse avere il Covid abbiamo cure con anticorpi monoclonali». Oggi pomeriggio il Pd aveva nuovamente accusato la Giunta regionale di ammiccamenti ai no vax (leggi l’articolo)

Saltamartini

L’assessore Filippo Saltamartini

I contagi nell’ultima settimana sono in aumento. Dal primo novembre la provincia che ha avuto più casi di persone positive al Covid è quella di Pesaro con 290 contagiati A seguire c’è la provincia di Ancona con 251. Segue la provincia di Fermo con 151, Macerata con 141, e Ascoli con 125. Nelle Marche, in seguito all’aumento dei contagi, due parametri sono da zona gialla. Si tratta di quello del tasso di incidenza cumulativo ogni 100mila abitanti, che è arrivato a 66,27, e quello delle terapie intensive che supera il 10%. C’è però un terzo parametro, quello dei posti letto totali occupati, in tutta l’area medica. «Nell’area medica siamo ancora sotto e la situazione è monitorata – dice Saltamartini -. Siamo consapevoli del fatto che dobbiamo corroborare un percorso per i richiami della terza dose e nel caso di sintomi con le cure con gli anticorpi monoclonali».

(redazione Cm)



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