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Genitori in disaccordo sul vaccino
da somministrare ai figli:
si va in tribunale

ANCONA - Sono tre le istruttorie pendenti al palazzo di giustizia che vedono contrapposti familiari in merito alla somministrazione della dose anti Covid al minore. Il collegio di giudici deve ancora esprimersi sui casi, tutti arrivati nelle ultime settimane. In aula, non solo famiglie con contesti di separazione

foto d’archivio

 

Un genitore vorrebbe far vaccinare il figlio, un altro no. E dunque: si va in tribunale. Sono tre le cause pendenti al palazzo di giustizia di Ancona, sezione civile, in merito alle diatribe tra familiari riguardanti il vaccino anti Covid da far inoculare al figlio minore. Tutte sono in fase di istruttoria, ancora non sono stati emessi i decreti collegiali, attesi a stretto giro. Le cause arrivate in aula sono recentissime e riguardano ragazzi minorenni, nella fase dell’adolescenza. Sono stati loro, nelle rispettive famiglie, ad esprimere la volontà di percorrere il ciclo vaccinale. Una scelta che ha trovato d’accordo un genitore, ma trovato resistenza in un altro. La decisione, così, è stata rimessa al collegio giudicante del tribunale di Ancona. Si tratta di situazioni che non prendono in considerazione solamente contesti familiari con genitori separati. Ci sarebbero pareri discordanti anche su famiglie unite, la cui routine è stata spezzata dalla volontà del minore di andarsi a vaccinare. Prima di prendere ogni decisione, è imprescindibile per il tribunale sentire il parere del diretto interessato: o attraverso lui direttamente, con citazione in tribunale, o con i servizi sociali oppure attraverso testimonianze che possono riportare fedelmente il suo pensiero.

(fe.ser)

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