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Maurizio Landini ad Ancona:
«Gli 8 miliardi destinati al fisco?
Diamoli a pensionati e lavoratori»

IL SEGRETARIO nazionale della CGIL oggi in piazza Pertini per la manifestazione dei sindacati su fisco, lavoro e pensioni. «Le vertenze locali devono essere inserite in un'ottica di sviluppo generale. Il governo ci dica che fine ha fatto l'annunciato decreto contro le delocalizzazioni. Dobbiamo impedire alle multinazionali di portarsi via ciò che sappiamo fare»

Maurizio Landini ad Ancona

 

di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)

Una piazza Pertini colorata e gremita ha accolto, questa mattina, l’arrivo del segretario generale della CGIL Maurizio Landini -affiancato dai segretari regionali Barbaresi (CGIL), Rossi (CISL) e Mazzucchelli (UIL)- ad Ancona per la manifestazione sindacale su fisco, lavoro e pensioni. Altre mobilitazioni seguiranno nel resto d’Italia a stretto giro di posta, «ma già un primo obiettivo l’abbiamo raggiunto: la prossima settimana avremo quei tavoli con il governo sulla Manovra che finora ci erano stati negati». Quanto alla bozza della legge di bilancio al momento sui tavoli di Palazzo Chigi, Landini sottolinea che «gli 8 miliardi destinati al fisco devono andare a lavoratori dipendenti e pensionati, visti gli abbassamenti di stipendi e pensioni che ci sono tanti nel tempo. Inoltre, oggi c’è troppa precarietà, bisogna creare posto di lavoro stabili. Nella proposta andrebbe introdotto un contratto a contenuto formativo. La formazione deve diventare strumento permanente e rivolto ad ogni età. C’è anche una questione di redistribuzione del lavoro, rivedendo tempi ed orari». Altro punto sull’agenda del segretario, «l’avvio di una seria riforma delle pensioni, prevedendo un sistema che riconosca le diversità dei lavori, di genere, e che pensi in prospettiva ai giovani. C’è stata una disponibilità importante del governo a discuterne». Un «piano straordinario dell’occupazione», quello di Landini, per finanziare il quale «vanno utilizzate risorse che arrivino dalla lotta all’evasione. Si deve rimettere al centro la persona, non il profitto ed il mercato». Landini ha poi trattato il tema caldo delle vertenze sindacali, che si moltiplicano nelle Marche così come nel resto del Paese: «abbiamo chiesto al governo che fine abbia fatto il decreto contro le delocalizzazioni, sparito in qualche cassetto. Dobbiamo impedire alle multinazionali di portarsi via ciò che sappiamo fare. Le vertenze locali vanno inserite dentro un’ottica di sviluppo generale». Ed ancora, «non passa giorno senza un morto sul lavoro, una strage silenziosa che dobbiamo fermare». Un passaggio anche sulla pandemia, con stoccata al numero uno di Confindustria Bonomi: «già sei mesi fa, i sindacati hanno aperto la discussione affinché si andasse verso un obbligo vaccinale -e aggiunge-: il vaccino va reso gratuito in tutto il mondo e serve una campagna informativa corretta per eliminare le paure».

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