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Bimbo in coma per otite mal curata
“Dall’età di 3 anni
non prendeva antibiotici”

ANCONA - E' quanto avrebbero riferito i genitori del bambino curato con l'omeopatia, al loro arrivo al Salesi. Il minore è ancora ricoverato in gravissime condizioni. Informata la procura. Il direttore sanitario: "Gli accertamenti escludono altre patologie batteriche come la meningite"

L’ospedale Salesi

di Marina Verdenelli

Era supportata da un medico la cura omeopatica sottoposta al bimbo di 7 anni, ricoverato in coma al Salesi, per una otite mal curata (leggi l’articolo). «Non prendeva antibiotici dall’età di tre anni». E’ quanto avrebbero detto i genitori al loro arrivo al materno infantile di via Corridoni, dopo il trasferimento dall’ospedale di Urbino dove il bambino era già in gravissime condizioni prima del trasporto ad Ancona. Dichiarazioni che andranno accertate nel corso dei prossimi giorni visto il forte stato di choc dei familiari, una coppia giovane di un paesino dell’entroterra pesarese. Padre e madre si disperano fuori dalla Rianimazione dove il bimbo è ancora ricoverato in coma, in prognosi riservata. Il Salesi, come prevede la prassi per questi casi, ha informato la procura dei minori sullo stato del bambino inviando la relativa documentazione medica. Se ci saranno delle responsabilità verranno accertate in seguito. Stando a quanto si è appreso in ambito ospedaliero sempre i genitori avrebbero parlato di una otite recidiva che ha colpito il figlio anche in passato ma senza conseguenze. Non era quindi la sua prima cura con prodotti omeopatici. I genitori avrebbero riferito in ospedale che non prendeva antibiotici da quando aveva tre anni. Da due settimane stava male, aveva avuto anche la febbre. L’otite, come confermato dal reparto di Rianimazione, ha provocato un ascesso cerebrale che esclude altre patologie virali. «Al Salesi è arrivato già in gravissime condizioni – spiega Alfredo Cordoni, direttore sanitario dell’azienda Ospedali Riuniti – è stato accolto in Rianimazione e il neurochirurgo lo ha operato. Sono stati fatti accertamenti che escludono la presenza di altre patologie batteriche come la meningite».

 

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