Le Marche in zona gialla dal 20 dicembre. La decisione è emersa nel tardo pomeriggio di ieri dalla cabina di regia Stato-Regioni, dopo che in un primo momento anche la Regione aveva dato per quasi certa come data per il cambio di colore il 27 dicembre. Oggi per la prima volta in questa nuova ondata, infatti, la nostra regione ha superato la soglia di allerta del 15% di posti letto in area medica occupati da pazienti Covid.
E questo era l’ultimo dei tre parametri che ancora ci permetteva di restare in zona bianca. Le terapie intensiva sono infatti da settimane ben oltre il 10%, ora sono al 14%; così come il tasso cumulativo di nuovi contagi ogni 100mila abitanti, che da tempo ha sforato quota 50, e adesso è a 260.
Secondo il ragionamento fatto in giornata, anche dai vertici della Regione, lo sforamento dell’ultimo parametro si sarebbe dovuto registrare a livello nazionale solo martedì 21, quindi la comunicazione del cambio di colore sarebbe dovuta arrivare venerdì 24 e l’entrata in vigore della nuova colorazione sarebbe entrata in vigore il 27. Invece con questa nuova decisione, da lunedì le Marche cambieranno colore.
Tra le principali restrizioni che entreranno in vigore il 20 dicembre, c’è l’obbligo di mascherine all’aperto.
Le parole del governatore Acquaroli: «Questo passaggio in zona gialla, in base all’andamento dell’incremento dei ricoveri in area medica, era previsto per lunedì 27 ma nelle giornate di mercoledì e di giovedì si è registrata una forte accelerazione dell’incidenza, superando il fatidico 15% che ci consentiva di restare in zona bianca. In due giorni abbiamo registrato un incremento superiore a quello di una settimana intera. Ricordo a tutti i cittadini che con la normativa attuale nella zona gialla è obbligatorio indossare sempre la mascherina, anche all’aperto, non ci sono limiti agli spostamenti e non c’è il coprifuoco. Raccomando a tutti di prestare sempre la massima attenzione e di rispettare le regole di distanziamento e corretta igiene delle mani, soprattutto in questa fase di aumento dei contagi».
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