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Ok del ministero alla candidatura
nella lista dei tesori Unesco
della Santa Casa e della Via Lauretana

ROMA - Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato di Alternativa Popolare sabato ha incontrato il sindaco di Loreto Paolo Nicoletti e i rappresentanti dell’Associazione Via Lauretana che raccoglie i Comuni marchigiani dell’antica via di pellegrinaggio da Assisi a Loreto.

Dorina Bianchi con il sindaco Nicoletti

“Il Mibact valuta positivamente la candidatura a patrimonio Unesco sia del Santuario della Madonna di Loreto che di una eventuale candidatura del Cammino della Via Lauretana. Quest’ultima, oltre a rappresentare un’antica via di pellegrinaggio mariano che arriva fino al Santuario, attraversa le zone del cratere del recente sisma. Puntare su questo tipo di turismo vuol dire anche valorizzare queste zone ricche di storia ma che hanno subito un calo significativo di presenze turistiche nell’ultimo periodo”. È quanto ha affermato Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato di Alternativa Popolare, che sabato ha incontrato il sindaco di Loreto Paolo Nicoletti e i rappresentanti dell’Associazione Via Lauretana che raccoglie i comuni marchigiani dell’antica via di pellegrinaggio da Assisi a Loreto. I comuni hanno elaborato un progetto di valorizzazione del percorso che è stato presentato al sottosegretario.

Il sottosegretario ha annunciato che “Non appena sarà terminata la fase di consultazione pubblica, arriverà un bando dell’Agenzia del Demanio insieme a Mibact e Mit dedicato alla valorizzazione di Percorsi e Cammini. Il bando prevede, infatti, la concessione in comodato d’uso gratuito di immobili presenti lungo i cammini. Sulla via lauretana sono 3 gli immobili oggetto della concessione: Casa Nappi a Loreto, il Castello di Montefiore a Recanati e un fabbricato residenziale a Potenza Picena”.

“Il turismo religioso – ha concluso – è una potenzialità da sviluppare. Rappresenta l’1,5% del totale dei flussi turistici in Italia per un totale 5,6 milioni di presenze. Il turismo religioso è di appeal soprattutto sulla clientela straniera che ne costituisce circa il 60%. I Cammini rappresentano un turismo slow di scoperta attraverso antichi percorsi valorizzati che permettono una riappropriazione della dimensione sociale del territorio. Sono, inoltre, un volano economico locale, di promozione delle tipicità del territorio e contribuiscono a contrastare lo spopolamento dei borghi minori, anche con possibili ricadute positive sull’occupazione.

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