Dopo la convocazione del tavolo di crisi al Mise per risolvere la vertenza Caterpillar di Jesi, i sindacati hanno annullato la manifestazione già programmata per il 19 gennaio sotto la sede del Ministero. Hanno invece ritenuto più opportuno convocare un’assemblea sindacale con tutti i lavoratori al presidio dello stabilimento di via Roncaglia, per la stessa data del 21 gennaio, alle ore 16. Alla stessa ora di quel giorno si svolgerà infatti l’incontro nella capitale per cercare di scongiurare i licenziamenti dei circa 260 lavoratori dello stabilimento (addetti interinali compresi) della multinazionale americana.
«Dopo 35 giorni di presidio permanente, molteplici iniziative a sostegno della vertenza e da ultimo il blocco della superstrada SS.76 da parte dei lavoratori Caterpillar, – scrivono in una nota i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm – è stato conquistato il tavolo al Mise. Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono prodigati, in questi giorni difficili, a portarci solidarietà e collaborazione: mondo politico al completo a partire dalle Istituzioni regionali e Comunali alle Rappresentanze Parlamentari, Mondo Associativo, Sindaci dei comuni limitrofi, Vescovi dei territori, Consulta della Pace di Jesi e ogni singolo cittadino che si è unito alla nostra lotta per salvaguardare il lavoro». La situazione sembra essersi sbloccata anche dopo l’interessamento all’acquisto del sito jesino di un gruppo italiano che opera nello stesso settore: circola il nome del gruppo Duplomatic che produce pistoni idraulici con quartier generale a Parabiago, in Lombadia. L’azienda dovrebbe svolgere un sopralluogo nello stabilimento jesino il prossimo 20 gennaio e forse, il giorno seguente, potrebbe partecipare al tavolo del Mise.
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