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Caterpillar, sit-in dei lavoratori
alla rotatoria

JESI - Nuova azione di protesta questa mattina degli operai con rallentamento del traffico alla rotonda di via Ancona in ingresso alla Ss76

Gli operai della Caterpillar stamattina in protesta alla rotatoria

 

 

Nuova protesta dei lavoratori della Caterpillar di Jesi. I sindacati dei metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e le Rsu, oggi a mezzogiorno hanno indetto una mezz’ora di sit in di protesta con partenza del corteo dal presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di via Roncaglia verso la rotatoria di via Ancona di ingresso alla Ss76, entrata Jesi est. Qui, tra cori, slogan e sotto gli occhi attenti delle forze dell’ordine, è stato, a tratti rallentato il transito dei veicoli. Al termine  della protesta i lavoratori sono rientrati in azienda tranne quelli che si astenevano dal lavoro (per lo sciopero a scacchiera) e che sono rimasti in presenza al presidio permanente.

Domani pomeriggio è in programma un nuovo incontro tra rappresentanti sindacali e Rsu per decidere nuove iniziative di mobilitazione, finalizzate al blocco o al rallentamento delle procedure di mobilità dei circa 270 dipendenti dell’azienda, tra diretti ed indiretti. Non si esclude che la mobilitazione possa spostarsi di nuovo ad Ancona, con un picchetto davanti alla sede di Confidustria.  Nei primi giorni di questa settimana gli operai hanno già adottato il blocco delle merci in uscita. Da Roma non arrivano segnali. A distanza di una settimana, il Mise non ha ancora convocato il secondo tavolo e c’è la speranza che questa stasi sia sottesa a un infittirsi delle trattative tra ministero e azienda, per approdare a una base concreta di accordo sul quale tornare a confrontarsi.

«A 28 giorni dal baratro, rappresentato dalla scadenza della procedura di licenziamento,- sottolinea la Fim Cisl Marche – i lavoratori di Caterpillar Jesi portano la loro protesta nelle strade della città, e lo fanno con la passione e con il cuore ma anche con una grande attenzione a non creare disagi alla comunità anzi, portando loro un volantino in cui spiegano le loro azioni che inizia con una frase di Liliana Segre: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa”. Una ennesima dimostrazione di grande sensibilità che i lavoratori dimostrano nonostante la tragicità del momento che stanno vivendo».

 



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