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Liomatic Jesi, Stefano Aguzzi:
«Valuteremo come sostenere al meglio
l’occupazione per tutti i lavoratori»

ANCONA - Dopo la comunicazione del trasferimento di parte del personale nelle filiali di Pesaro, Macerata, Perugia e Arezzo, l'assessore conferma la convocazione in Regione del tavolo di confronto con le parti sociali. «Attendo l’incontro di mercoledì per comprendere effettivamente in quale modo poter favorire anche la permanenza di questa azienda nelle Marche»

Stefano Aguzzi

 

E’ confermato per mercoledì prossimo in Regione il tavolo di confronto tra i rappresentanti della Liomatic spa e le organizzazioni sindacali sulla chiusura dello stabilimento di Jesi. L’azienda ha annunciato il trasferimento di parte del personale della sede jesina nelle filiali di Pesaro, Macerata, Perugia e Arezzo. «In merito alla situazione di disagio che potrebbe delinearsi per i lavoratori dell’azienda Liomatic di Jesi, che ci è stata annunciata dal sindacato tramite una lettera arrivata venerdì 28 gennaio scorso, tengo ad evidenziare che la Regione Marche, tramite il mio assessorato e gli uffici, si è immediatamente mobilitata inviando, lo stesso giorno, la convocazione di un incontro con l’azienda e i rappresentanti sindacali – spiega l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi – Il tavolo è previsto per mercoledì 2 febbraio: vogliamo così facilitare il confronto tra le parti e provare a capire quale sia la problematica e in quale modo possa svilupparsi, quali siano eventualmente le soluzioni migliori».

L’assessore regionale al Lavoro chiarisce di aver appurato in via preliminare, secondo quanto sostenuto dalle fonti aziendali,«che è prevista una chiusura del sito di Jesi, ma non un abbandono del territorio marchigiano: per quel che riguarda l’attività produttiva, è probabile che si delinei la destinazione dei dipendenti in altri stabilimenti dell’azienda. Questo è quanto ho appreso informalmente e attendo l’incontro di mercoledì proprio per comprendere effettivamente in quale modo poter sostenere al meglio la permanenza nella nostra regione di questa azienda e l’occupazione per tutti i lavoratori».

 

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