facebook rss

Argentina Severini lascia ‘Liberi e Uguali’:
«Scandalizzata dal super green pass»

OSIMO - L'ex consigliera comunale, referente del partito del ministro Speranza spiega di sentirsi «profondamente tradita… il certificato verde non è più il mezzo per sconfiggere la malattia, ma è divenuto il fine per vivere»

Argentina Severini

 

 

Lascia il partito del ministro Speranza Argentina Severini, ex consigliera comunale di  Osimo e referente cittadina di Liberi e Uguali-Art 1. «Sono stata candidata come capolista all’uninominale alla Camera con Liberi e Uguali nel 2018, l’anno dell’ultima grande nevicata; e che quindi ho contribuito nel mio piccolo a far eleggere Speranza e Bersani. Premetto che con l’arrivo di Draghi ho addirittura espresso pubblicamente che ritenevo il suo insediamento come un’opportunità per l’economia nazionale. Tutto ciò per dire che non scrivo per partito preso o per preconcetti.- scrive l’osimana – Sta di fatto che mi sento profondamente tradita dal senso dei Liberi e Uguali che da un anno a questa parte a mio avviso si è trasformato in Prigionieri e Diversi. Purtroppo i buoni intenti, felicemente condensati nel nome della formazione politica, sono stati di fatto ribaltati a seguito delle scelte in capo al ministro della salute e da tutta la compagine governativa. Restituisco quindi moralmente l’adesione a tale percorso politico essendo scandalizzata da quanto sta portando avanti questo governo, con il ministro Speranza in prima linea».

«Tralasciando i danni civili e morali provocati a quanti non si sono sottoposti al siero, – prosegue Argentina Severini – voglio qui allargare lo sguardo allo stato di costrizione e disuguaglianza a cui il governo Draghi ha sottoposto e continua a sottoporre tutta la popolazione italiana, mentre il resto d’Europa, che dico, il mondo, hanno iniziato a voltare letteralmente pagina, passando dalla pandemia all’endemia. Una popolazione completamente prigioniera di decreti legge a mio avviso incomprensibili, inutili, illogici, dannosi, pericolosi. Uno stato che spinge follemente a cercare il contagio perché qui da noi il greenpass non è più il mezzo per sconfiggere la malattia, ma è divenuto il fine per vivere». L’appello finale rivolto a tutti i parlamentari è quello «di porre fine a questo scempio, rimettendo il parlamento al centro. Il mio futuro politico è totalmente rivolto a ripristinare la normalità sottratta al popolo italiano in nome di un’epidemia che ormai di sanitario non ha più nulla, tranne la capacità di far impazzire la gente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X